Con il patrocinio del Comune di Gubbio, si terrà sabato 15 marzo, a partire dalle ore 9 al Centro Servizi S. Spirito, una “Giornata di studi in ricordo di Attilio Moretti – il cantore della pietra”. Dopo i saluti delle autorità, tra i quali quello del vice sindaco Renato Albo, darà il benvenuto ai presenti la figlia Mita Moretti; a seguire, interverranno Mario Valletta docente di Cartografia per l’Ambiente e il Territorio-Università della Tuscia di Viterbo; Anna Rosa Scalise del Servizio Geologico d’Italia – APAT che parlerà di “Attilio Moretti e il servizio geologico”; Giovanni Deiana docente della Facoltà di Scienze e Tecnologia dell’Università di Camerino che approfondirà il tema “Attilio Moretti e l’Università di Camerino”; Lucilia Gregori docente associato di Geografia Fisica e Geomorfologia dell’Università di Perugia che tratterà di “Attilio Moretti e l’enogeologia”, infine sarà la volta di Corrado Cencetti docente associato di Geologia Applicata all’Università di Perugia con il tema “Attilio Moretti: geologo applicato”; moderatore del convegno sarà il geologo Arnaldo Ridolfi. Nato a Carrara nel 1910, Attilio Moretti laureato in ingegneria meccanica e successivamente in scienze geologiche, con varie specializzazioni al suo attivo, ha percorso una carriera professionale e umana ricca di riconoscimenti prestigiosi e unanimi, dimostrando competenza, professionalità e capacità rare. Dopo aver vinto nel ‘35 un concorso presso il Regio Ufficio Geologico, si è dedicato, tra l’altro, ai lavori di rilevamento della carta geologica d’Italia, prima in Sardegna ed poi in Umbria (foglio 116 Gubbio), compito quest’ultimo che lo porta nel tempo a legarsi sempre più al territorio e alla comunità eugubina, stringendo rapporti profondi con la città dei Ceri, tanto da trascorrervi gli ultimi anni di vita, fino alla morte nel 1998. Innumerevoli e meritori gli incarichi prestigiosi che riceve, anche all’estero, come ad esempio, tra il ‘40 e il ’42, in Albania e Slovenia e successivamente all’Ispettorato minerario del Governatorato della Dalmazia, a Zara, trovando modo di compiere importanti ricerche geologiche e giacimentologiche. Negli anni ’60 fu preposto alla rielaborazione di alcuni fogli relativi all’Appennino Umbro-Marchigiano (foglio 124 Macerata e dei fogli 123 Assisi e 131 Foligno). Successivamente, viene tra l’altro incaricato di presiedere alla Divisione per la Geologia applicata alle pubbliche amministrazioni del Servizio Geologico d’Italia, con interventi della geologia tecnica nel territorio nazionale, come quelli relativi alla tragica frana del Vajont, ai movimenti franosi di Gairo ed Orsini, di Agrigento; ai terremoti del Belice e di Ancona; alle grandi dighe del Moncenisio e di Place Moulin e Beauregard in Val d’Aosta; alle devastanti alluvioni del 1966 nella pianura padana ed in Toscana; all’incremento delle disponibilità idriche di Roma; alle possibilità di utilizzo del patrimonio minerario (combustibili fossili-marmi). Nel 1966 riceve la nomina a Direttore del Servizio Geologico, con la responsabilità di portare a termine il completamento e l’aggiornamento di larga parte della cartografia geologica del nostro Paese. Moretti nell’arco del suo breve mandato portò a termine ben 142 fogli della carta geologica, stampandoli e pubblicando le note illustrative e le schede descrittive, pari al 50% della copertura del nostro territorio. Lungo e tenace fu l’impegno di Moretti nel promuovere una campagna di sviluppo del Servizio Geologico, con la realizzazione di un moderno istituto al livello degli altri Paesi progrediti del mondo. Durante la sua direzione iniziò la preparazione di una nuova carta geologica d’Italia alla scala di 1:50.000. Le prime realizzazioni relative a questa e gigantesca opera da parte del Servizio e di alcune collaborazioni esterne, furono presentate al Congresso Internazionale di Montreal nel 1972. L’ultimo importante incarico ufficiale affidato a Moretti fu quello di presiedere e coordinare i lavori di una commissione, nominata dal Ministro dell’Industria, per la preparazione della Conferenza Mineraria Nazionale che ebbe luogo a Cagliari nel ‘73. Nello stesso anno, maturò la sua decisione di ritirarsi dal servizio attivo. Parallelamente alla carriera nel servizio Geologico, corre la lunga applicazione all’insegnamento, iniziata da Attilio Moretti nel 1942, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma, successivamente alla Facoltà di Scienze Fisiche dell’Università di Camerino, nonché all’Università di Siena.
Gubbio/Gualdo Tadino
13/03/2008 09:01
Redazione