Gubbio, salta definitivamente la trattativa per l'Unione

La rottura sembra davvero definitiva. Dopo 3 mesi di lunga trattativa, il punto di non ritorno sembra definitivamente varcato. L’Unione a Gubbio non si farà. Come nel ‘93, nel ’97 e nel 2001, il centrosinistra si presenterà diviso di fronte agli elettori per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del nuovo Sindaco. Decisiva la riunione di ieri sera dove la maggioranza (Rifondazione e Verdi) ha definitivamente respinto la proposta di "primarie" avanzata dai Ds e condivisa dagli altri partiti d'opposizione (Margherita, Sdi, Pdci, Udeur e Italia dei Valori) per decidere chi tra Goracci e Barboni potesse meglio rappresentare e interpretare l'alleanza dell'Unione. Di decisione “sofferta” parlano i segretari di Prc (Sebastiani) e Verdi per Gubbio (Scavizzi) che definiscono "teoricamente condivisibile" l'ipotesi primarie ma il metodo non è sembrato "adatto all’attuale situazione, per la ristrettezza dei tempi" e per il fatto che la designazione di quello che sarebbe il futuro Sindaco non avrebbe "il necessario approfondimento e risalto nella popolazione". “Si prende atto con rammarico – scrivono invece i partiti del centrosinistra d'opposizione - che i tentativi per la costituzione dell’Unione non hanno dato esito positivo per l’assoluta indisponibilità di Rifondazione e Verdi per Gubbio a smuoversi dalle proprie posizioni e cercare i possibili punti di convergenza”. Fatale il no della maggioranza sulla proposta di primarie, dopo che a diecembre la stessa aveva chiesto un nome da candidare in alternativa a Goracci. “Unico elemento consensuale – conclude la nota del centrosinistra d’opposizione - è stato di chiudere su questo l’incontro e le trattative”. A questo punto saranno dunque due gli schieramenti nel centrosinistra: l’uno guidato dal sindaco uscente Goracci (al momento sostenuto da Rifondazione e Verdi per Gubbio, avendo gli stessi promotori definito esaurita l’esperienza della lista Insieme per Gubbio), l’altro guidato dall’ex sindaco Barboni, sostenuto da Ds, Margherita, Sdi, Comunisti Italiani, Udeur e Italia dei Valori.