I fiumi eugubini non stanno poi così male. Mentre continuano le ricerche sul fronte inquinamento - l'Arpa di Gubbio ha aggiunto una ventina di pozzi agli 80 già analizzati, dopo che nell'area sud -est di Gubbio à stata rilevata un'eccessiva presenza di tetracloroetilene - le indagini si stanno man mano estendendo ad altre aree della piana di Gubbio.
Le ricerche effettuate sulle falde acquifere non sono però le sole che in genere vengono portate avanti dall'Arpa. Se i pozzi eugubini sono "malati", più in salute sembrano essere i corsi d'acqua superficiali.
Questo almeno è quanto emerge dal rapporto conclusivo delle attività condotte in seno alla convenzione tra Autorità di bacino del fiume Tevere, Regione e Arpa Umbria. Nel territorio eugubino-gualdese le campionature sono state effettuate sul Chiascio, all'altezza del ponte di Branca, sull'Assino, il Saonda, lo Sciola e il Rasina.
Diversi i parametri e gli indici presi in considerazione, dai quali si può evincere lo stato di salute dei corsi d'acqua. Per il Chiascio, tra il buono ed il sufficiente l'Indice Biologico Esteso - tra il secondo ed il terzo livello - mentre è di qualche punto superiore alla norma la quantità di azoto nitrico (fino a 2,1 mg/L). E se gli esami effettuati sulle diatomee, in particolare l'indice EPI-D sui piccoli organismi, fa guadagnare al Chiascio un bel buono - in una scala di voti che l'Arpa fa partire dall'insufficente - ottimo è invece il giudizio per quando riguarda la fauna ittica e la sua integrità. Azoto nitrico un po' alto nell'Assino (2 mg/L), nello Sciola (1,9 mg/L), il Saonda (fino a 4,5 mg/L) e il Rasina (2,5 mg/L). Il giudizio, però, è comunque sufficiente. Dalle due campagne effettuate, in primavera ed in autunno, sono emersi anche altri dati oltre a quelli effettuati a livello chimico.
L'IBE, ovvero l'Indice Biologico Esteso, basato sulle analisi effettuate su alcuni macrorganismi evidenzia per l'Assino - il campione è stato preso nella zona di Umbertide - uno stato di lieve inquinamento, al terzo livello.
Lo stesso vale per lo Sciola, mentre la Saonda, a cavallo tra un secondo e un terzo livello, può vantare un giudizio discreto, buono quello del Rasina.
Lo stesso vale più o meno anche per gli esami sulle diatomee, organismi più piccoli, e se si guarda alla fauna ittica lo scenario non è poi così diverso: sufficiente - da leggere come leggermente inquinato - lo stato dell'Assino, buono quello del Saonda e tra il sufficiente ed il buono quello dello Sciola. In sintesi non si può certo dire che i corsi d'acqua dell'eugubino gualdese, almeno per quanto attiene alle ultime ricerche dell'Arpa, siano particolarmente inquinati. Per portare tutti i voti dalla sufficienza almeno al buono ci sarà tempo, in base alla legge, fino al 2015.
Gubbio/Gualdo Tadino
23/09/2006 09:36
Redazione