Gubbio, saluto con sermone dal commissario prefettizio D'Alessandro

E' stato stato un saluto cordiale ma anche ricco di spunti e di qualche critica nei confronti della comunità eugubina, quello del Commissario prefettizio, Maria Luisa D'Alessandro che oggi ha incontrato stampa e istituzioni locali prima del commiato ufficiale, alla vigilia del voto che designerà il nome del nuovo inquilino di Palazzo Pretorio. "Spero che questa comunità sia vicina a chi assumerà le redini politico istituzionali di Gubbio, a prescindere da chi sarà - ha dichiarato a più riprese la D'Alessandro - perchè purtroppo in questo anno trascorso qui ho imparato da un lato ad amare questa città e il carattere fortemente legato alle sue tradizioni da parte degli eugubini. Ma dall'altro ho conosciuto quanto in questa città si respiri un'atmosfera di sfiducia nelle istituzioni, tanto che basta un anonimo post su internet per infangare una persona". La D'Alessandro non ha ripercorso alcune delle polemiche che hanno contraddistinto il suo anno di permanenza (dalle Logge dei Tiratoi, al via libera dei centri commerciali, al Bilancio non approvato) ma ha lanciato un segnale chiaro di critica: "Basta con le divisioni fini a se stesse. E' giusto che ci siano opinioni diverse ma queste non debbono scontrarsi a danno della città, altrimenti il rischio è la paralisi amministrativa e la lacerazione della comunità locale". Tra le note positive, invece, le grandi emozioni vissute il 15 maggio, "nelle vesti di figura di primo piano e non di semplice forestiera, come mi era già capitato, e ho potuto godere delle sensazioni più autentiche della festa". Ha anche accennato all'epilogo del 15 maggio, con i tre ceri insieme nel chiostro della Basilica - vicenda che da anni accende polemiche forti - "un'immagine bellissima ed emozionante come poche altre".