Gubbio: scuola Pdl, oggi l'intervento di Schifani

Le parole del presidente del Senato Schifani sulla possibilità o meno di tornare alle urne erano di fatto le più attese tra gli interventi del secondo giorno della scuola del Pdl a Gubbio. Ma non sono state le uniche. Il presidente del Senato nella sua ‘lectio magistralis’ ha parlato di federalismo necessario ma che deve essere solidale, ragionato ed equo, ovvero da attuare mettendo il sud nelle condizioni di essere alla pari con il resto del paese. Ha indicato le priorità per il suo meridione, dalle infrastrutture alla lotta alla mafia e nel giorno dei funerali del sindaco Angelo Vassallo ucciso dalla camorra ha invitato le classi dirigenti del Sud ad una nuova stagione morale, reietta all’assistenzialismo nei confronti del crimine. Prima di Schifani la mattinata, che era iniziata con una breve celebrazione religiosa nella cappella del Park Hotel, officiata dal vescovo Ceccobelli, presente il ministro Bondi, aveva visto in sala il ministro Sacconi e poi Brunetta che tornato a parlare di maggioranza ha ammonito “Se il governo cade, vincono i fannulloni, la Fiom, il partito della spesa pubblica, l’egoismo, la miopia; nella scuola vincerebbero le gilde verie, nella magistratura vincerebbe la parte peggiore”. Sulla tenuta del governo non ha invece dubbi il ministro della difesa e coordinatore del Pdl La Russa. Domani ultimo giorno di scuola, si attende il discorso di Giulio Tremonti e il collegamento telefonico da Palazzo Grazioli con il presidente Berlusconi.