Gubbio, senza lavoro, invalido, ora sfrattato chiede aiuto

Da due notti è costretto a dormire in una vecchia Renault di colore grigio insieme alla sua compagna Rosa e a Diana e Puffi, i suoi due cani che ama come dei figli. È la triste storia di Federico Persiani, un uomo di 46 anni, nato a Perugia ma residente a Biscina, una piccola frazione al confine del comprensorio eugubino, che da due giorni non ha più una casa in cui abitare. Federico infatti è stato costretto a lasciare l'abitazione in cui viveva in comodato d'uso da un'ordinanza di sfratto che proprio domenica è divenuta esecutiva. Ora non sa dove andare perché con una pensione di invalidità da 232 euro mensili è proprio difficile pagarsi un affitto. Sì perché Federico soffre di una grave malattia, contratta qualche anno fa in Brasile, che lo ha reso invalido all'85 per cento. Una vita difficile quella di Federico, orfano di entrambi i genitori, che poco più di due mesi fa ha visto morire anche la sorella, stroncata per strada da un'overdose. Nonostante tutte le difficoltà però fino ad ora quest’uomo dallo sguardo simpatico è riuscito ad andare avanti, nel bene e nel male, e soprattutto ha potuto viaggiare molto e conoscere nuovi mondi. Nel 1982 infatti si trasferì in Brasile dove restò in modo pressoché permanente fino al 2000 e dove incontrò una giovane ragazza brasiliana, Rosa, che oggi è la sua compagna. Una volta tornato in Italia insieme a Rosa, Federico trovò lavoro come operaio presso il Comune di Perugia, ma dopo due anni si accorse che qualcosa non andava; il respiro diventava sempre più affannoso ed il lavoro sembrava sempre più pesante. Decise allora di sottoporsi ad un accertamento medico e fu così che Federico scoprì di essere affetto da una "cardiopatia dilatativa primitiva" che non gli consentiva più di svolgere lavori faticosi. Dal momento che non riusciva più a fare quel lavoro divenuto ormai troppo pesante per le sue condizioni fisiche, Federico si licenziò. Da quel momento è cominciato il dramma della disoccupazione. Nonostante sia tuttora iscritto alle liste di collocamento per invalidi non ha ancora ricevuto offerte di lavoro. La vendita di tartufi che raccoglie nei boschi con l'ausilio del suo amato cane e la pesca sono le sue uniche fonti di sostentamento insieme ai 232 euro mensili della pensione di invalidità, riconosciutagli però solo il 13 gennaio dell'anno scorso. "Cardiopatia dilatativa primitiva, insufficienza renale, epatopatia, ipertensione arteriosa", queste le patologie che fanno di Federico una persona non in grado di lavorare. E come se non bastasse da domenica è arrivato anche lo sfratto. Federico non ha perso tempo a chiedere aiuto; si è rivolto all'amministrazione, ai servizi sociali e alle varie associazioni.