Un bilancio, quello della 37esima edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco inscenatasi a Gubbio dal 31 ottobre al 4 novembre che, in attesa della pubblicazione dei dati che decreteranno un bilancio più preciso, lascia presagire un successo a metà. Soddisfazione infatti per gli 8 eventi collaterali organizzati dall' associazione Host, Iridium e La Medusa che, tra concorsi, convegni, laboratori, degustazioni e show cooking hanno portato a Gubbio ospiti di rilevanza internazionale come lo chef Gennaro Esposito, la food blogger Valentina Scarnecchia e lo chef Simone Rugiati, con un ritorno di immagine soprattutto a livello di social grazie anche alla presenza di food e travel blogger nel corso degli appuntamenti; meno esaltante invece il riscontro per la mostra vera e propria di Piazza Frondizi, nata con il compito di mettere in vetrina il vero protagonista della manifestazione che, invece, quest'anno ha rischiato di passare in secondo piano.
Tra i 20 stand presenti, infatti, soltanto 5 sono stati quelli dedicati al tartufo. E tra abruzzesi, marchigiani, pugliesi, sardi e siciliani, i 12 espositori umbri hanno animato i banchi dei prodotti agroalimentari lasciando ad un unico eugubino, che porta il nome di Bartolini, quello del tartufo.
Oltre alle ridotte dimensioni della mostra, ad aver giocato a sfavore di quest'ultima è stata la collocazione, giudicata da molti di visibilità ridotta rispetto a Piazza 40 Martiri e Piazza Grande, aggravata anche dai lavori di Via Cairoli, da una segnaletica pressochè assente e da una ridotta pubblicità.
Nonostante il lungo ponte, dunque, numerose sono state le ore di buco confermate da Cecilia Bartolini che ha comunque affermato di aver chiuso con un bilancio più che positivo per il quale ha ringraziato in particolar modo gli eugubini che l'hanno scelta come profeta in patria.
“Il tartufo, però, deve tornare ad essere rimesso in primo piano”, ha affermato la stessa, convinta che per non lasciar morire un'iniziativa così importante bisogna rimettersi tutti in discussione, trovando un format adatto al turismo attuale. Della stessa opinione Emilio Bellucci, referente della comunità montana, ente organizzatore principale, convinto che questo debba essere un anno di transizione verso una mostra nuova, in attesa di un futuro al momento incerto, considerando che uno degli enti organizzatori principali della kermesse, quale la comunità montana, a dicembre è dato per chiuso.
In attesa della conferenza stampa di bilancio che riporterà i dati effettivi dell'evento, fissata per la prossima settimana, l'auspicio generale è quello di incontrarsi presto per confrontarsi sul da farsi. L'edizione 2018, comunque, va in cantiere con pillole simpatiche che, sono state anche l'occasione per elogiare le personalità importanti del territorio. In particolare Fabrizio Cece, storico e studioso locale autore del libro “Il Tartufo a Gubbio, notizie e curiosità dalle carte d'archivio”, presentato ieri pomeriggio al Centro Servizi Santo Spirito e l'ormai da tutti amata Rosita Merli, ricordata proprio dallo chef che ha giudicato eccellente la sua performance culinaria nel talent televisivo che l'ha eletta migliore Cuoca d'Italia.
Gubbio/Gualdo Tadino
05/11/2018 16:38
Redazione