Gubbio: successo della terza edizione della "Cronoscalata in notturna sotto l'albero"

L’11 dicembre alle ore 17 si è svolta la terza edizione della “Cronoscalata in notturna sotto l’albero più grande del mondo per mountain bike”. Ottimo anche questo anno il numero di partecipanti (ben 60 iscritti) provenienti da diverse parti d'Italia. La gara organizzata dal gruppo sportivo ASD Torre AVIS Gubbio è partita da piazza quaranta martiri ed ha percorso i vicoli della città illuminati a festa dalle decorazioni natalizie. Gli atleti hanno poi raggiunto la Basilica di Sant’Ubaldo salendo lungo gli "stradoni" nell'atmosfera magica regalata delle luci dell’albero di natale. Il percorso della gara, 2.485 mt per un dislivello di 317 mt, è stato reso a tratti insidioso dalla pioggia soprattutto nel passaggio fra il duomo e la porta di S. Ubaldo. A dir poco eccezionale il tempo del vincitore : il giovanissimo Alessandro Monni dell'ASD CUCCO IN BIKE che ha passato il traguardo con lo sbalorditivo tempo di 14':15: 28. L'unico altro atleta a scendere sotto il muro dei 15 minuti è stato il secondo arrivato Gian Paolo Coderbò dell'UDACE TEAM ERREBI di Genova (14':48:54). Si è aggiudicato poi il terzo posto Grelli Emanuele dell'G.S. FORTEBRACCIO ASD RACING con un ottimo 15':04:35. Il premio per il partecipante che è venuto da più lontano è andato a Gian Piero Coderbò e Simona Massaro entrambi di (Genova) .Tutti i partecipanti sono stati premiati ed è stato consegnato loro un attestato di partecipazione. Anche quest'anno la manifestazione organizzata dall'ASD Torre AVIS Gubbio sosterrà il comitato Telethon fondazione onlus. La ricerca scientifica finanziata da Telethon e da Avis continua a fornire ottimi risultati. Ne è un valido esempio la scoperta della causa genetica di una rara malattia ereditaria dovuta alla forte carenza di piastrine, gli elementi del sangue responsabili dell’arresto delle emorragie. Lo studio è stato coordinato dal prof. Carlo Balduini, direttore della Clinica medica III della Fondazione Irccs Policlinico “San Matteo” e docente dell’Università di Pavia. “Sono dieci anni che studiamo questa malattia – spiega Balduini – e la difficoltà più grande stava nel fatto che, a differenza di quanto accade in altre piastrinopenie ereditarie già note, le piastrine di questi pazienti hanno un aspetto pressoché normale. Improvvisamente, quando per esempio sono sottoposti a un banale trattamento dentistico, continuano a perdere sangue”. Nel mondo vi sono circa 20 tipologie di piastrinopenie e alcune di esse sono presenti solo in pazienti italiani. L’identificazione del gene responsabile – Ankrd-26 – segna quindi un punto di svolta per questi malati. Da Balduini arriva un ringraziamento sincero a Telethon ed Avis: “Noi abbiamo finanziamenti dal 2000. Senza questo supporto, non avremmo potuto fare davvero nulla.“