Gubbio: sulle strade regnano le buche

Non più tardi dello scorso novembre erano state riqualificate, attraverso un lavoro di bitumatura, sistemazione idraulica e ripavimentazione, alcune delle strade maggiormente trafficate nell’immediata periferia della città, vale a dire via Paruccini, via Tifernate, viale della Rimembranza e via Verdi. Sono trascorsi all’incirca quattro mesi, e anche i tratti oggetto dell’intervento, costato 200mila euro, mostrano qualche crepa di troppo a causa delle abbondanti precipitazioni invernali, per non parlare sia di altre importanti strade della città, che soprattutto della circonvallazione eugubina, per la verità già da molto tempo in condizioni a dir poco approssimative. Basta infatti fare un giro per Gubbio per scoprire come ad esempio in via Paruccini, eccezion fatta per la parte interessata alla riqualificazione (940 metri dall’incrocio con via Epicuro fino all’innesto proprio con la circonvallazione in direzione “Gubbio ovest”), il manto stradale sia ampiamente compromesso dalle buche, dovute principalmente alle piogge cadute negli ultimi tempi. La situazione non migliora molto in altre zone della città, tra cui via Frate Lupo (Zappacenere) o via Benedetto Croce, anche se in questi tratti si fa spesso ricorso ad una bitumatura in grado di rimediare – purtroppo soltanto provvisoriamente – ai danneggiamenti riscontrati sull’asfalto. Ma la situazione maggiormente preoccupante è quella relativa alla circonvallazione, situazione annosa e oggettivamente inaccettabile per una strada che dovrebbe rappresentare il massimo della sicurezza, considerato che si tratta di un’arteria a scorrimento veloce. La questione era arrivata – dopo le lamentele dei cittadini – sia in Provincia, con i consiglieri eugubini che nella primavera del 2008 attraverso diverse interpellanze avevano manifestato il malcontento, che nelle stanze di palazzo Pretorio, con l’amministrazione che aveva invocato l’intervento dell’Anas. Intervento che era avvenuto qualche mese più tardi, anche se quello dell’ottobre del 2008, e quello ancor più recente dell’estate scorsa, non ha certo risolto il problema. La circonvallazione infatti, se in alcune zone risulta finalmente in condizioni accettabili (parliamo dell’ultimo tratto verso la rotatoria della Contessa), in altre (specialmente tra l’uscita di “Scheggia” e quella di “Gubbio centro”) è caratterizzata da pericolosi avvallamenti che compromettono la stabilità delle vetture e aumentano il rischio di incidenti, soprattutto in caso di condizioni atmosferiche avverse. E pensare che dal 1 marzo 2008, data dell’inaugurazione dell’ospedale comprensoriale di Branca, l’arteria tra automobili e camion sta diventando sempre più trafficata. Forse, proprio per le condizioni in cui versa il manto stradale, anche troppo.