Torna domani sera, domenica 25 febbraio al Teatro Comunale di Gubbio (ore 21) la Stagione di Prosa, con una delle commedie più note e apprezzate di William Shakespeare, "La bisbetica domata", con Roberta Andreoni, Federico Vanni, Daniela Tusa, Gaetano Sciortino, Massimo Brizzi, Emanuele Arrigazzi, Mariella Speranza, Silvio Laviano, Alberto Giusta, Maurizio Lastrico, Fiammetta Bellone.
Alberto Giusta, che ha curato l’adattamento e la regia del testo e che interpreta con scanzonata autorevolezza il ruolo di Petruccio, così scrive nelle sue note di regia: “La Bisbetica domata di Shakespeare è una commedia che alla lettura mi ha subito interessato perché in essa convivono due climi di scrittura diversi.
C’è il Prologo o antefatto di sapore tragico al cui centro si staglia la figura di un ubriacone di nome SLY al quale viene fatto credere, dopo essere stato rinvenuto dormiente in aperta campagna, di essere un nobiluomo che per una strana malattia durata sette anni si credeva un povero calderaio ( quale effettivamente è).
Lo scherzo, a dire il vero ben poco giocoso, gli viene fatto da un nobile Signore con la complicità dei suoi fedeli servi. Affinché il crudele gioco riesca in modo convincente il Signore si avvale della collaborazione di un gruppo di attori, che passano di lì per caso, ai quali viene dato l’incarico di recitare per il finto nobiluomo la storia di una donna bisbetica che viene domata da un uomo.
L’assistere ad uno spettacolo tutto per sé, privilegio di pochi, fa precipitare Sly nella assoluta convinzione di non essere quel che credeva di essere.
La storia recitata per Sly ha invece sapore comico e ha tutte le caratteristiche del “teatro nel teatro”, invenzione percorsa da molti autori teatrali.
Molti registi in passato hanno messo in scena La bisbetica ed alcuni di essi hanno tagliato il prologo privilegiando gli intrecci della commedia recitata dagli attori. Il mio tentativo è opposto: partire dal Prologo e vedere che suggestioni, che emozioni scaturiscano dal suo incontro con la Commedia.
Per far questo ho lavorato con undici attori, cercando di tirar fuori da loro tutto il materiale “fantastico” di cui sono capaci; non ci sono primi attori ma un gruppo di attori che nella coralità cerca di stupire, emozionare il pubblico che assiste, spero, ad un gioco tragicomico capace di parlare al cuore di tutti e specchio del nostro tempo”.
Sull’onda di musiche che passano disinvoltamente dalle romanze liriche al rock progressive, questo spettacolo dimostra quanto possa essere innovativa e divertente la fedeltà a un classico, applauditissimo in tutti i teatri.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222.
Gubbio/Gualdo Tadino
24/02/2007 08:23
Redazione