Gubbio: torna nella chiesa di San Filippo Neri la tela attribuita a Boccanera

Dopo settant'anni è tornata nel luogo per il quale era stata pensata la tela raffigurante San Filippo Neri nell'atto di convertire due ebrei. Alla presenza del vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli, l'opera attribuita dalla storiografia locale al pittore sei-settecentesco Giacinto Boccanera è stata infatti ricollocata nel tardo pomeriggio di ieri sull'altare maggiore dell'eugubina chiesetta di San Filippo Neri, da qualche mese custodita dalle dame e dai cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Merito del paziente e sapiente intervento di restauro eseguito sin dal 1996 dalla sezione restauro e conservazione dei beni culturali dell’ex-Istituto statale d'arte, oggi Istituto di istruzione superiore “Mazzatinti”. Un intervento capace di soddisfare i principi fissati da Cesare Brandi, padre della teoria del restauro ad oggi più rigorosa e coerente. Non solo per il rispetto della storicità e della esteticità di un'opera che si presentava usurata anche per il suo utilizzo come velario della nicchia absidale e alterata per una ridipintura ottocentesca del pittore eugubino Gaetano Alessandrini – come ha spiegato il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio, Paolo Salciarini. Ma proprio perché considera parte della materia dell'opera d'arte ed elemento del testo autentico quella spazialità per la quale l'opera stessa è nata, momento fondamentale al suo pieno apprezzamento di oggetto storico ed estetico.