Immondizia e rifiuti sparsi, raccolta differenziata fatta male o addirittura boicottata, incuria del verde e aree di valore ambientale quasi del tutto abbandonate.
Non è un quadro idilliaco quello che emerge da una serie di segnalazioni giunte in redazione a TRG in questo periodo inerenti Gubbio: l'estate del resto ispira passeggiate e scampagnate, che spesso però riservano brutte sorprese. Il tema rifiuti da sempre è motivo di polemica. Tanto deve essere ancora fatto, dalle pubbliche amministrazioni. Ma tanto potrebbero contribuire a fare anche i cittadini, che spesso invece danno prova di scarso senso civico.
Partiamo ad esempio da Via Beniamino Ubaldi, arteria trafficatissima a ridosso del centro: questo è quanto appare nel tratto pedonale che congiunge la rotatoria con il centro commerciale a poche centinaia di metri. Una piccola coltivazione di girasoli in realtà nasconde un insieme indistinto di immondizia, rifiuti, plastica a bordo strada, evidentemen gettata via dai finestrini delle auto o da qualche passante. Quando i cestini per i rifiuti si troverebbero facilmente proprio lungo la via. Non è un belvedere, considerando che da queste parti passano anche flussi di turisti e di pellegrini sulla via di Francesco.
Altro fenomeno diffuso quello dei rifiuti abbandonati accanto ai cassonetti: pigrizia, incapacità a differenziare, di sicuro scarso senso civico. E così da un lato le immagini di una vera e propria discarica segnalataci con un video amatoriale in Via Carlo Alberto dalla Chiesa già via Ortoguidone, di fronte l'ex Camping. La buona notizia è che tutti i rifiuti che vedete stamattina sono stati portati via dagli addetti della netteza urbana ma il telespettatore che ci ha inviato la clip garantisce che in 2/3 giorni si riempiranno di nuovo i 4 cassonetti e alcuni cittadini torneranno puntualmente a buttarci di tutto: la scorsa settimana ha fatto la sua comparsa perfino un segnale stradale, il sedile di auto e pezzi di parquet in quantità industriale. “Non siamo la discarica di chi non ha voglia di fare la differenziata!” èl commento esasperato del nostro telespettatore.
Il nostro tour prosegue in via Antonello da Messina, una delle strade nell'area di espansione a sud di via Arboreto e dell'area di recente urbanizzazione a ridosso degli impianti sportivi: qui la scena della campana di vetro colma e di una serie di rifiuti indistinti a circondarla, è piuttosto frequente, se non quotidiana. Le bottiglie che ci sono forse non entrano nei contenitori verdi, di sicuro tutto il resto dovrebbe essere conferito altrove. E pensare che dal punto in cui vediamo i rifiuti , la stazione ecologica di Venata dista appena qualche centinaio di metri. Basterebbe un colpo di acceleratore alla propria auto e portare tutti i rifiuti che non ha voglia di differenziare nel luogo più idoneo.
Se si esce dalle zone di espansione cittadine la situazione non migliora affatto. Proviamo ad andare a sud, lungo il Sentiero Francescano. All'altezza di Cipolleto, lungo la strada Dritta, il problema più volte segnalatoci da alcuni residenti è la scarsa manutenzione del torrente che attraversa la popolosa frazione. La vegetazione ormai ha invaso l'àlveo del torrente e anche i tentativi di singoli volontari di ripulire la zona non hanno portato che a risultati momentanei. Il problema d'estate è che la vegetazione imperante attira animali e soprattutto ratti, che finiscono a ridosso delle abitazioni. D'inverno con le piogge, il torrente esonda con frequenza e, come nel 2013, diventa nemico degli abitanti del vicinato con allagamenti frequenti.
Se infine si sale lungo la statale eugubina verso nord, direzione Scheggia, l'allarme vero, e qui non è una novità, è quello del laghetto del Bottaccione dove le condizioni dell'area verde, con punti ristoro, tavoli e aree pic nic, fino a qualche giorno fa era impresentabile. In questa zona poi è cresciuta in modo esponenziale la presenza di eugubini e turisti, grazie alla risistemazione del condotto medioevale. Per fortuna, è il caso di dire, tra meno di due settimane torna il Trofeo Fagioli, che è anche l'occasione per risistemare e ripulire, come sta avvenendo in questi giorni, tutto ciò che circonda i 4 km di salita. Il problema è se bisognerà aspettare poi l'edizione 2019 della gara per rimettervi mano.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/08/2018 12:01
Redazione