Gubbio: un libro per conoscere Sant'Ubaldo

Esce fresco di stampa “S. Ubaldo, il suo vero volto”, il libro che promette di far conoscere agli eugubini il loro S. Ubaldo come non l’hanno mai conosciuto. Promette e mantiene. Lo garantisce non solo il suo autore, don Angelo M. Fanucci, ma tutti coloro che hanno avuto modo di leggerne le bozze. Il biografo ufficiale del Santo Patrono di Gubbio, che fu anche il Vescovo che gli succedette sulla cattedra della Chiesa Eugubina, ne ha mutilato gravemente la figura. Figura di uomo, di cristiano, di prete e soprattutto di Vescovo che ci ha restituito il suo confratello Giordano di Città di Castello, nella Vita Beati Ubaldi che i secoli avevano inghiottito e che uno studioso francese docente alla Sorbona, François Dolbeau, ha scoperto alla metà degli anni 70. Ma la novità di Giordano nessuno l’aveva approfondita. L’ha fatto don Angelo, tramite una lettura comparata del due biografie. Ne emerge un S. Ubaldo anticonformista ed evangelico, di eccezionale levatura. Don Angelo, che presenterà alla stampa il frutto della sua fatica la sera della Festa della Traslazione, a fianco della Basilica del Santo, ha voluto farne un’anteprima a Scheggia, il suo paese natale. Domani, 6 settembre, alle ore 18, nel Teatro Comunale restaurato. E’ l’ottava pubblicazione prodotta dal Sacerdote Presidente della Comunità di Capodarco dell’Umbria, dopo la traduzione e il commento filologico alla Vita di Giordano (Ed S. Girolamo 1979, Ed. Famiglia dei Santantoniari 1992), dopo Ubaldo Baldassini novecento anni dopo (Ed. S. Girolamo, 1985), dopo Viaggio nella speranza, my querido Penipe (Paoline, 1995), dopo La logica dell'utopia - Quando nacque la Comunità di Capodarco (Cittadella 1998), dopo Io, prete padre, sessantottino non pentito (Cittadella 1999), La tentazione di un sogno (Cittadella 2001), Solidali perché, saggio sulla solidarietà nella Bibbia (ed il Lato Umano, 2004), La comunità di Capodarco dell’Umbria (Fabbri, 2007). Don Angelo si dichiara soddisfatto di questa sua fatica più che di tutte le altre. E vuole dirlo ai suoi compaesani.