Gubbio: via Ubaldi troppo pericolosa, è protesta

E’ senza dubbio una delle strade maggiormente trafficate della periferia eugubina, viste anche le diverse attività commerciali presenti nella zona; allo stesso tempo però è diventato uno dei punti più pericolosi, considerati i non pochi incidenti avvenuti, l’ultimo dei quali mercoledì scorso, quando un’automobile ha investito una ragazza, che fortunatamente non ha subito conseguenze particolarmente gravi dall’impatto. Una pericolosità motivata dai cittadini attraverso molteplici aspetti: dall’eccesso di velocità all’insufficienza dell’impianto di illuminazione, dalla carreggiata giudicata troppo stretta fino all’incrocio con via Buozzi, a detta di qualche residente non certo uno spot per la sicurezza. Aspetti in parte evidenziati da Francesco Pannacci, consigliere tra l’altro del Comitato territoriale n. 1. “Il punto dell’incidente di mercoledì (davanti al negozio dedicato a cacciatori e pescatori) è pericolosissimo – ha affermato – Una zona in cui l’automobilista che posteggia deve pensarci bene prima di aprire la portiera della sua vettura; il rischio infatti che venga spazzata via dal transito di una macchina è concreto. Il parcheggio sul lato della strada – ha aggiunto – ha comportato un eccessivo restringimento della carreggiata: sarebbe stata più opportuna la realizzazione di una piazzola di sosta”. Più o meno dello stesso avviso Giuliano Urbanelli. “Il parcheggio in questione è tanto pericoloso quanto inutile – ha spiegato – Anche perché a soli trenta metri ce n’è uno molto ampio come quello della Coop che basta e avanza. Così invece siamo di fronte ad un punto molto critico dove gli incidenti rappresentano purtroppo una naturale conseguenza”. A mettere in risalto invece l’eccesso di velocità è Giuseppe Scalamonti. “Non appena la gente scorge un rettilineo, inizia a sfrecciare, a prescindere dal fatto che il tratto abbia dei limiti o sia un centro abitato – ha commentato – Una soluzione da intraprendere a mio avviso è l’allestimento di uno o più dossi artificiali in modo da costringere gli automobilisti più spregiudicati a rallentare”. D’accordo su quest’ultima ipotesi Francesco Nuti. “Sì, può essere un’idea da non trascurare – ha sostenuto – ma un’altra problematica da mettere in risalto è quella della maleducazione: quando una persona attraversa sulle strisce pedonali, è buona norma per le auto fermarsi e lasciar passare, e questo molte volte non succede, con i rischi di spiacevoli episodi come quello di mercoledì scorso”. Dice la sua anche il responsabile dell’attività “Caccia e Pesca – Ciemme”. “Non è una strada, ormai sembra l’autodromo di Imola – ha ammesso ironicamente – E pensare che il limite è di 30km; servirebbero dossi alti due metri”. “La prudenza è sempre consigliabile, figurarsi in una zona ‘difficile’ come quella di via Beniamino Ubaldi – ha detto Francesco Damiani – Sfortunatamente però il segnale di limite di velocità a 30km orari non sembra essere sufficiente; per questo è auspicabile o l’installazione dei dossi o una presenza più frequente dei vigili urbani”.