I riti della Settimana Santa

Con la Messa Crismale che ha visto la partecipazione dei cresimandi dell’intera Diocesi si intesificano da ieri gli appuntamenti della settimana santa in cattedrale. Oggi, Giovedì Santo si ricorda l’ultima Cena del Signore: ore 18.00 Messa nella Cena del Signore e Adorazione Eucaristica fino alle ore 24.00. L’adorazione – meglio conosciuta come visita ai sepolcri – che avrà luogo anche nelle chiese e nelle parrocchie della diocesi fino alle ore 24. Venerdì, entra nel vivo la celebrazione della Passione del Signore, che culminerà con la Processione del Cristo Morto dalla Chiesa di S.Croce della Foce, accompagnata dagli struggenti canti del Miserere. Sempre venerdì si rinnova la sacra rappresentazione della Passione anche alla parrocchia di Torre Calzolari, appuntamento suggestivo e particolarmente sentito dalla comunità della popolosa frazione a est di Gubbio. A proposito di celebrazioni della Passione, voglio ricordarvi l’appuntamento speciale questa settimana con la rubrica “Se tu conoscessi il nome di Dio” curata da don Angelo Fanucci: una puntata speciale dedicata alla Passione e alla Resurrezione andrà in onda venerdì sera al termine del Trg Notizie dalle ore 21.15, cui seguirà una sintesi della Processione del Cristo Morto di Gubbio. All’interno delle celebrazioni della Settimana Santa, si rinnova la tradizione della Processione del Venerdì Santo di Gualdo Tadino che si terrà venerdì 14 aprile dalle ore 20; una manifestazione tramandata dal 1270 dalla Confraternita di S. Maria dei raccomandati. Nella prima parte vengono riproposti i 14 quadri scenici della Via Crucis che si muovono alla luce delle fiaccole e al suono ritmato della “battistrangola”, un antico strumento a percussione che sostituisce il suono delle campane, mute per la morte del Cristo. Segue, quindi, la seconda parte della processione con il clero e il simulacro del Cristo Morto, sorretto dai Confratelli della Trinità; l’ultima parte del corteo è quella che rende omaggio all’Addolorata – la Madonna vestita di nero – portata a spalla dalla popolazione. Tutto il cerimoniale è reso ancor più suggestivo dall’illuminazione composta solo da fiaccole poste lungo il percorso e dalla scenografia dei quadri segno di un attento studio sui costumi dell’epoca; tutto ciò si concretizza in una forte adesione emotiva degli interpreti della processione che viene trasmessa anche alla folla presente.