“L'andamento climatico di Perugia
negli ultimi 40 anni dimostra che anche nella nostra citta' si
registrano fenomeni estremi in progressivo aggravamento. Per
questo anche a Perugia, come sta accadendo in altre realta', e'
necessario lavorare a politiche pubbliche che tengano conto di
questa situazione": e' quanto ha osservato il vicesindaco di
Perugia, Urbano Barelli, nel corso dell'incontro sul tema
"40 anni di andamento climatico a Perugia", organizzato dal
Comune in collaborazione con
Arpa Umbria, l'Ordine dei Geologi della regione Umbria, Perugia
Meteo e Linea Meteo e Umbria Mobilita' Esercizio.
Gli interventi degli esperti di Perugia Meteo (Gianfranco
Angeloni, Tiziano Scarponi, Michele Cavallucci e Moreno Monaldi)
e Linea Meteo (Francesco Covarelli ed Andrea Giglietti) hanno
fornito un quadro generale della situazione a Perugia negli
ultimi 40 anni.
E' emerso che il 2010 e' risultato l'anno piu' piovoso degli
ultimi 100 anni a Perugia con oltre 1.344 mm caduti. Sono
seguite (2011-2012) due annate "siccitose" soprattutto nei
periodi autunnali con gravi conseguenze per la citta' di vario
genere: incendi, problemi all'approvvigionamento idrico ed
all'agricoltura.
A fine 2012 ennesimo cambiamento radicale (a partire dal mese
di ottobre) con una piovosita' doppia del normale, precipitazioni
importanti con conseguenti alluvioni sia nel Perugino che
nell'Orvietano (500 mm in 48 ore).
Il 2013 e' risultato, quindi, il secondo anno piu' piovoso dal
1911 ad oggi, con tendenza che si e' protratta fino a tutto il
2014.
Solo nell'anno in corso si e' tornati alla normalita', con
superamento della fase piovosa.
Alcuni dati confermano le conseguenze di tale andamento: il
lago Trasimeno nell'ottobre 2012 era a meno 185 centimetri sullo
zero idrometrico; solo dopo 14 mesi (nel febbraio 2014) si e'
arrivati a +38, che salgono a +40 attualmente.
Tra il 1976 ed il 2014, con particolare riferimento agli anni
'70 ed '80, sono state frequenti le fasi di freddo importante,
oggi in via di progressivo azzeramento.
Oggi, in sostanza, si puo' dire che fa meno freddo rispetto al
passato. Alcuni esempi: gennaio 1985 e' stato il mese del "gelo"
per antonomasia, con alcune aree pianeggianti che hanno toccato
i meno 20 gradi. Altri esempi sono il 29 dicembre 1996 (50
centimetri di neve fresca a Perugia), o il febbraio 2012
(Trasimeno congelato per una settimana dal 1 al 10).
Le ondate di calore, invece, hanno avuto un picco dal 1994 in
poi, considerato anno di rottura. Si ricordano l'estate 2003 e
le annate 2011 e 2012.
Questa situazione ha favorito il diffondersi di veri e propri
nubifragi. Perugia, storicamente, ha una piovosita' media di 890
millimetri all'all'anno, ma in nove degli ultimi 20 anni sono
stati ampiamente superati i 1.000 l'anno.
Il problema reale e' che in tempi recenti (dal 1996 ad oggi)
sono cresciuti i nubifragi piu' intensi (oltre gli 80
millimetri). Negli ultimi cinque anni sono aumentati i nubifragi
"puntiformi", ossia che colpiscono aree circoscritte (es. Deruta
19 giugno 2015).
Per cercare di monitorare questa situazione e' stato creato un
portale "open", ossia aperto a tutti, denominato lineameteo.it,
di valenza nazionale, ma di ideazione e realizzazione
interamente umbre.
Lo stesso raccoglie i dati provenienti da circa 1.148
stazioni meteo, fornendo informazioni reali ed immediate, ma
anche un archivio di quanto accaduto in passato.
Una media di 850 stazioni e' costantemente online, mentre sono
450 le webcam: il servizio consente di coprire tutta Italia e
parte della Francia.
Il portale consente di scaricare apposite app per tutte le
tipologie di smartphone, assolutamente innovative: rispetto alle
altre applicazioni, infatti, i dati meteo forniti non sono
calcolati dai computer, bensi' sono reali.
Proprio questo sistema innovativo - e' stato spiegato - puo'
essere utile per prevenire il rischio di alluvioni, incendi,
gelate ed altro.
Barelli ha ricordato che "e' in corso di approvazione da parte
dell'amministrazione comunale un piano multirischio della
protezione civile comunale. Si tratta - ha detto - di una prima
risposta ai cambiamenti climatici".
"Nel contempo - ha concluso Barelli - guardiamo con
attenzione al vertice di Parigi che si aprira' il 30 novembre
prossimo per concludersi l'11 dicembre; in tale sede tutti i
Paesi del mondo si incontreranno per concordare politiche utili
a ridurre il riscaldamento globale e le sue conseguenze".
Perugia
07/11/2015 07:15
Redazione