Il Città di Castello è piegato solo dall'arbitro: l'Arezzo vince 1-0 su rigore generoso

Buona sgambatura per il Città di Castello contro un Arezzo già rodato, reduce dall'eliminazione dalla Coppa Italia. Non una partita spettacolare al tecnico Cerbella serviva soprattutto per concedere minuti importanti nelle gambe dei giocatori e vedere la messa a punto della squadra dopo dodici giorni di preparazione. Cerbella per la prima assoluta schiera i suoi con il 3-5-2, Calvarese tra i pali,terzetto difensivo con Marconi, Barilaro e Zanchi, i cinque a centrocampo sono Calori, Orecchiuto, Bernicchi, Donadi e Pilleri, Missaglia-Majella i due attaccanti chiamati a fare la differenza. Passano 4' e sono proprio i tifernati a creare la prima occasione con Orecchiuto che di testa alza sopra la traversa, all'8' tocca invece a Donadi provarci, conclusione potente di sinistro palla vicino al palo della porta difesa da Baiocco. L'Arezzo si fa vivo colo al 19', Gambadori vince un rimpallo sulla destra e palla in mezzo per Feola che di sinistro non trova per poco la porta. Ancora il Città di Castello in avanti nel finale di prima frazione, Majella al 40' non riesce a trovare il modo di chiudere una palla sporca in area amaranto, con la difesa che può così allontanare. Al rientro solita girandola di cambi da una parte e dall'altra, al 14' ancora il Città di Castello vicino al gol con Marconi che di testa non trova per poco la via del gol dopo la punizione di Bernardini. Al 34' poi il signor Bertolino concede un penalty assai generoso dopo un contatto spalla a spalla tra Marconi e Masciangelo, dal dischetto si presenta Capece che non sbaglia e sigla il gol che decide l'incontro. I padroni di casa si tuffano generosamente in avanti lasciando ampi spazi in contropiede agli avversari che allo scadere non riescono a radoppiare per un errore sotto porta di Marciano.