Il Gubbio vuole Giglio. Giacometti addio con delusione

Con l'attaccante del Gallipoli Giglio tornato obiettivo prioritario dopo la rottura con De Angelis, a tenere banco in casa Gubbio è l'addio di Giacometti, che ha voluto racocntare la propria verità sulla trattativa. Il capitano dice di aver fatto di tutto per restare, e non rinuncia ad esprimere il proprio disappunto per un voltafaccia, da parte della società, che definisce inaspettato. Il racconto di Alessandro Giacometti sul divorzio dal Gubbio dopo 14 anni, si chiude con l’augurio alla nuova squadra per una stagione ricca di successi e al pubblico rossoblu per un anno pieno di soddisfazioni. “Se oggi non faccio più parte della rosa– spiega Giacometti – non è certo dipeso né dalla mia volontà né tanto meno da un problema di natura economica”. Per sposare nuovamente la causa rossoblu, dice, si è messo a disposizione fino ad oggi trascurando altre possibilità di mercato oramai svanite; si è ridotto sensibilmente l’ingaggio e ha infine accettato la proposta di contratto. “La mia non riconferma – racconta - è dipesa esclusivamente dalla mancata volontà da parte della società che non ha ritenuto, per proprie lecite ragioni, definire contrattualmente la proposta fattami precedentemente, palesando una difficoltà nel gestire con semplicità e soprattutto con serietà, un’operazione avviatasi concretamente la settimana scorsa”. Giacometti esprime il proprio disappunto per un volta faccia che definisce del tutto inaspettato, rivendica anche la propria serietà e schiettezza, doti che – dice – purtroppo e soprattutto nel calcio sono sempre più difficili da trovare. “Questa – prosegue Giacometti – rimane la delusione più grande, aver creduto mio malgrado che l’intera vicenda potesse essere affrontata da parte della società con un atteggiamento quantomeno paritario e con un po’ più di rispetto nei miei riguardi, a prescindere dalla possibilità o meno di poter rimanere”. Giacometti conclude ringraziando tutti coloro che lo hanno accompagnato in questo che definisce uno splendido e lungo cammino, carico di emozioni perché vissuto indossando la maglia della propria città. Ringraziamenti particolari ai tifosi che – spiega – lo hanno aiutato a crescere e poi l’augurio a loro per un anno pieno di soddisfazioni e alla nuova squadra per una stagione ricca di successi. Grande rispetto per la persona, è il commento del presidente Fioriti: se Giacometti – che partiva da un ingaggio elevato - avesse accettato subito la nostra proposta oggi sarebbe ancora in rossoblu spiega il numero uno di via Parruccini: nei 5 giorni che si è preso di tempo per riflettere la società, nell’esclusivo interesse della Gubbio calcio ha valutato altre soluzioni ritenute più vantaggiose.