Un anno fa il senatore Aldo Sartori formulava una proposta di rilancio culturale per Gubbio: la creazione di un Museo nella città di Pietra dedicato alla figure di Dario Fo e Franca Rame. L'idea era nata con un articolo del “FattoQuotidiano” in cui la fondazione Fo - Rame lanciava l'appello a trovare un luogo adeguato che potesse ospitare l'ingente materiale archivistico, multimediale e di scena della coppia. Sartori si attivò subito in questo senso scrivendo una lettera al sindaco di Gubbio, alla giunta e ai consiglieri comunali in cui rivolgeva l'invito a cogliere l'opportunità e a candidare la Città di Pietra. Unanime fu l'impegno del Consiglio Comunale. Oggi l'occasione è stata colta, non da Gubbio ma da Pesaro. Sarà qui che sorgerà il Museo Fo - Rame, grazie ad un'operazione di 7,7 milioni di euro complessivi che permetterà di trasformare la Rocca in un hub archivistico, museale, culturale, rafforzando anche la candidatura di Pesaro, tra le 10 finaliste, a Capitale Italiana della Cultura 2024. Una notizia che ha suscitato la delusione di Sartori e di quanti auspicavano la realizzazione di un progetto valido, ben costruito e ricco di opportunità, nonchè il disappunto del Gruppo Lega Gubbio: i consiglieri comunali Michele Carini e Sabina Venturi hanno presentato un'interrogazione sulla questione considerando il fatto "l'ennesima dimostrazione dell'isolamento politico regionale e nazionale dell'amministrazione Stirati". "Ci chiediamo" scrivono i consiglieri "cosa abbia fatto l’Amministrazione comunale tenendo conto delle parole del sindaco che affermava l’impegno a seguire gli sviluppi tramite la segreteria del Ministero interessato e a darne notizia tempestiva al Consiglio”. Il sindaco di Gubbio Filippo Stirati oggi risponde alle polemiche, spiegando in una nota, che pur essendosi attivato tempestivamente per la candidatura di Gubbio come papabile sede per la realizzazione del Museo, la pratica fin dall'inizio era già nelle mani del ministro Dario Franceschini. Quest'ultimo aveva immaginato di collocare l’archivio in una struttura del Demanio, indicando prima la città di Verona poi quella di Pesaro, sulla quale alla fine è ricaduta la scelta. Stirati ha comunque sottolineato che continua una stretta collaborazione tra Gubbio e la Fondazione Fo – Rame e che la città dedicherà alla famiglia uno spazio nel quale ospitare una parte delle collezioni degli artisti.