Il Palio resta a Gubbio

Il palio parla eugubino. E’ stata la freccia di Daniele Angeloni quella che ha colpito il tasso nel centro, a lui, consegnatogli dall’artista Alberto Timossi, il drappo che decreta il trionfo in Piazza Grande della compagine eugubina nella secolare disputa del palio della balestra con la compagnia di Sansepolcro. Il pomeriggio era iniziato alle ore 16 con i cortei delle due società di balestrieri sotto un sole caldo seppur smorzato dal forte vento. Vento che ha creato non poche difficoltà ai tiratori che da 36 metri di distanza dal bersaglio si sono alternati sui banchi per scagliare le verette alla ricerca del miglior piazzamento. Intorno a loro un pubblico che ha seguito passo passo la sfida all’ultimo millimetro. Il maestro d’arme della società di Gubbio, al suo esordio, Rodolfo Radicchi insieme al collega di Sansepolcro Francesco Alessandrini al termine dei tiri hanno preso in consegna il tasso per l’aggiudicazione del palio. La freccia di Daniele Angeloni alla fine è stata quella che ha centrato più compiutamente il centro, seconda quella del biturgense Massimiliano Coleschi e terza quella del suo collega di squadra Claudio Boncompagni. Festa in Piazza per un palio che ha fatto esplodere la gioia della società eugubina guidata dal presidente Ubaldo Orlandi a coronamento del lavoro di un anno e di una giornata che non ha mancato di offrire anche altri elementi di spettacolo. Quello dei cortei innanzitutto con la presenza anche dei figuranti di Urbino che ha rievocato i fasti della corte di Montefeltro; quello degli sbandieratori che hanno colorato la piazza con le loro evoluzioni che hanno strappato gli applausi del pubblico, quello del campanone che dall’alto di Palazzo dei Consoli ha salutato l’avvio della sfida. Curiosità: l’occasione è stata utile per vedere il neo sindaco Diego Guerrini appuntare in veste ufficiale la veretta sul petto del vincitore.