Il Topino a 40 centimetri dalla soglia di allerta

Il Topino fa paura. Le piogge intense di questi giorni hanno ingrossato gli argini e da tempo il fiume non si vedeva così gonfio e pericoloso. In alcuni punti il livello dell’acqua ha superato il letto del fiume e ci sono stati alcuni allagamenti. Tra le zone più colpite Pontecentesimo e Scanzano, dove ci sono state piccole tracimazioni. Nessun danno per fortuna, ma paura sì. Un po’ di timore c’è anche a Foligno, dove il Topino non si vedeva da tempo così minaccioso. Tra il 31 dicembre e il primo gennaio, nella zona di Porta Firenze l’acqua è arrivata lungo la pista ciclo-pedonale e l’intensità del flusso ha fatto sparire i tanti germani reali che da anni vivono lungo le sponde del Topino. A scopo precauzionale in città la Polizia Municipale ha chiuso tutti gli accessi al fiume, vietando l’accesso alla passeggiata lungo le sponde. A tenere sotto controllo la piena del Topino è il Centro Regionale di Protezione Civile, che dalla sala di controllo di Foligno monitora giorno e notte la situazione attraverso gli idrometri lungo istallati nei punti più pericolosi del corso d’acqua. Al momento il fiume misura un metro e 10 centimetri di altezza e mancano 40 centimetri al livello di allerta, che si verifica quando il Topino raggiunge il metro e 50. Il pericolo vero e proprio si verifica però quando l’acqua arriva a 2 metri e 60, da quel momento secondo gli addetti ai lavori mancano 3 ore all’esondazione. Nonostante l’attenzione sia alta, gli esperti del Centro Regionale di Protezione Civile rassicurano. “Al momento – spiega l’ingegner Nicola Berni, responsabile della struttura – il Topino non desta preoccupazione. La diminuzione delle piogge ha fatto rientrare l’allarme in tutta la zona est dell’Umbria. Preoccupante resta invece la situazione del Tevere e del Nera”.