Il caso “Colognola” in consiglio

Ed ora caccia a 680 mila euro. Tanti ne servono al Comune di Gubbio per far quadrare il bilancio preventivo approvato esattamente un mese fa, era il 27 luglio, dove si prevedevano entrate dalla discarica pari a 900 mila euro. Il tutto grazie ad un allora presumibile ampliamento che, tolti 400 mila euro di lavori da fare, avrebbe portato un utile netto di 500 mila euro. E invece non sarà così. Lo ha detto il sindaco Guerrini e prima ancora di lui il vice sindaco Palazzari rispondendo ad un’interpellanza di Pierotti nel consiglio comunale odierno . La Provincia non ha concesso l’ampliamento, Colognola è di fatto esaurita, il dirigente comunale Santini ha conseguentemente firmato l’atto di chiusura e gli introiti per il momento dovranno aspettare . C’è di più. Il Comune di Gubbio dovrà conferire i propri rifiuti destinati a Colognola in altra discarica, esattamente a Borgo Giglione nel comune di Magione, con un costo, fino a dicembre, di 180 mila euro che, sommato al mancato utile di 500 mila , fa 680 mila euro di buco da sanare . Come? "Non aumentando le tasse" ha detto il sindaco Guerrini, annunciando per settembre una variazione di bilancio dove i soldi mancanti dovranno arrivare da tagli alla spesa. “ Non possono pagare gli eugubini – ha detto – scelte che non sono state sufficientemente valutate e tecnicamente portate avanti da altri”. L’accusa è chiaramente indirizzata alle precedenti amministrazioni, ad una gestione della discarica, ma in generale della macchina comunale, i cui nodi – si dice in sostanza – giungono ora al pettine. Anche per questo nascerà,ha annunciato il primo cittadino, una commissione disciplinare interna al Comune per rimettere in carreggiata "Un ente che – spiega Guerrini – non ha lavorato per obiettivi". Aspra la critica da parte delle opposizioni, il più duro Vantaggi:“ Lei sindaco – dice – deve avere il polso della situazione su questi argomenti , non delegare agli altri”, come Panfili che accusa la maggioranza da un anno e mezzo a questa parte di criticare solo il passato senza costruire.