"E' una mostra di una grande città quella che proponiamo oggi, non dedicata ad un artista ma a un grande tema di attualità', lo strapotere della donna nei confronti dell'uomo che in fondo, con buona pace del femminismo, C' è sempre stato".
È un Vittorio Sgarbi sempre ispirato (sebbene con un braccio con "imbracatura" causa un recente intervento chirurgico) quello che inaugura a Gualdo Tadino la mostra evento "Seduzione e potere" organizzata con il fido Antonio D'Amico su iniziativa del Comune e del Polo Museale cittadino. Al teatro Talia la presentazione davanti ad un numeroso pubblico, con sindaco Presciutti e direttore Monacelli e poi il taglio del nastro. Sgarbi rivela come è nata l'idea della mostra dopo il successo dell'esposizione di Ligabue: "Volevo esporre un'opera di Artemisia e un'altra a lei attribuita ma che per me è invece un Caravaggio giovanile e allora è venuta l'idea di un percorso dedicato alla seduzione. Il prossimo anno a Gualdo Tadino ci sara' un vero Caravaggio".
“La mostra – ha sottolineato Vittorio Sgarbi – presenta la seduzione attraverso una serie di immagini femminili che nella letteratura, negli episodi biblici, nella mitologia, nella storia e nella quotidianità, hanno saputo dominare con il potere delle intenzioni e grazie a una delicata bellezza”.
Così è possibile conoscere la storia della terribile maga Circe che seduce e distrugge, la delicata ritrosia di una giovane Rebecca, la forza penetrante di Maddalena, l’intrepida esaltazione di Giuditta, la determinazione di Betsabea che seduce per la conquista del potere, la superlativa sensualità di Armida e Cleopatra, donne che attraggono per il loro irresistibile fascino e talvolta per un intrigante gioco di doppi sensi, ricco di sottintesi e ammiccamenti.
In pittura si assiste alla visione di figure femminili che sfoderano la loro seduzione come un’arma segreta che conduce ogni donna a conquistare lo spazio interiore del sedotto. Da Simone Peterzano, alla fine del Cinquecento, passando per il Seicento con gli artisti caravaggeschi e poi con Guido Cagnacci, Mattia Preti, Luca Giordano, Francesco Solimena, Paolo de Matteis, Rosalba Carriera, Lorenzo De Caro, sino ai Tiepolo, nel Settecento, con Giambattista, Giandomenico e Lorenzo, è possibile individuare figure femminili in preda a un desiderio struggente, affannate nell’enfasi dei gesti e nel tumulto dell’anima, sul punto di perdere i sensi e di abbandonarsi alla voluttà o di attrarre a sé con la forza segreta della mente e con la consapevolezza del proprio fascino irresistibile.
"La città di Gualdo Tadino – ha dichiarato il Sindaco Massimiliano Presciutti – attraverso questa mostra, apre le porte con orgoglio a una ricerca ambiziosa e ben riuscita che porterà nuova linfa e spessore, attraendo a sé un numeroso pubblico di esperti, appassionati e estimatori. Credo che sia un evento che possa innescare nuovi flussi turistici non solo per la nostra città ma per tutto il comprensorio e per la nostra regione. In attesa dell'evento del Caravggio che grazie all'amicizia di Sgarbi, potremo organizzare per il 2018”.
Alla chiesa di San Francesco dunque fino al 3 dicembre e' possibile ammirare 33 opere quasi tutte di collezione privata in una raccolta davvero unica tra il 500 e il 700. Numerosi anche gli studiosi che hanno collaborato alla realizzazione del volume che fa da catalogo alla mostra evento.
La mostra - realizzata anche con il contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Perugia (presente al Talia il presidente Giampiero Bianconi) - è visitabile nella Chiesa monumentale di San Francesco fino a domenica 3 dicembre tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Stasera immagini e interviste in TRG PLUS in onda alle ore 21.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/07/2017 10:10
Redazione