La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, anticamera della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 4 persone per l’infortunio lavorativo gravissimo occorso all’eugubino di 41 anni, in un cantiere sito in Pesaro, nel settembre di 2 anni fa. L'infortunio provocò l'immediato intervento chirurgico all'ospedale di Pesaro (nella foto) e l'amputazione di uno degli arti inferiori.
I quattro indagati sono il datore di lavoro dell’operaio, un collega di lavoro che al momento dell’infortunio stava operando insieme all’infortunato, il direttore dei lavori e il coordinatore alla progettazione e all’esecuzione dei lavori di montaggio delle strutture pesanti prefabbricate.
Il reato contestato dal P.M. Sante Bascucci della Procura di Pesaro a tutti e quattro gli indagati è quello di lesioni gravissime, nonché la violazione della normativa in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro.
L’infortunio accedde nelle prime ore del mattino, allorquando l’operaio - difeso dall'avv. Ubaldo Minelli - si stava occupando del montaggio di un capannone prefabbricato, unitamente ad un altro operaio, collega di lavoro, al gruista e ad altro operaio. In particolare, si trovava a circa 6 metri di altezza sopra un trave longitudinale per posizionare gli elementi di copertura del tetto, manovrati dal gruista, allorquando, all’improvviso, il trave sul quale stava camminando si rovesciava letteralmente facendolo precipitare a terra unitamente ai moduli prefabbricati costituenti la copertura, i quali cadevano a terra. L’operaio, precipitato a terra, veniva schiacciato dalla trave stessa a cui era agganciato mediante linea vita.
Gravissime le lesioni riportate dall'operaio eugubino: amputazione totale della gamba destra e frattura esposta della gamba sinistra. Nei mesi successivi ha subito molteplici interventi chirurgici e una lunghissima convalescenza.
Il G.I.P. del Tribunale di Pesaro, nel corso delle indagini, su richiesta del P.M., ha disposto un incidente probatorio, attraverso perizia, per ricostruire la dinamica dell’infortunio ed, in particolare, le cause e le responsabilità che, secondo il perito d’ufficio Ing. Massimo Cicchetti, vanno individuate, in sintesi, nella difformità della procedura eseguita per il montaggio rispetto a quella codificata nei documenti di valutazione dei rischi.
Gli indagati sono difesi dagli Avv.ti Michele Morena, Mario Monacelli e Stefano Stefanelli.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/07/2017 15:08
Redazione