"I conti in ordine e gli affari loro: è un braccio di ferro tra la Marini e la Lorenzetti, con la prima che prende le distanze e la seconda che difende l'operato di dieci anni. In mezzo, la difesa di Riommi che, a leggere quanto riportato dai giornali, 'plasticamente' rappresenta il filo rosso che lega le due primedonne". Sono le considerazioni di Massimo Monni, consigliere regionale del Pdl in Umbria, sulla vicende giudiziaria partita dall'asl 3 di Foligno. "Nelle sue dichiarazioni riportate dall'America - continua Monni -, la presidente Marini parte da un presupposto: che i fatti relativi all'indagine riguardino la Giunta precedente. Ottimo motivo per scaricare responsabilità e annunciare riflessioni settembrine sulla trasparenza dell'operato dell'Esecutivo da lei guidato. Ma siamo sicuri? Leggendo le dichiarazioni di Riommi così come sono state riportate dai quotidiani non pare proprio, visto che le accuse contro di lui riguarderebbero il maggio 2010 ergo, 'l'era-Marini', non Lorenzetti. E' lo stesso Riommi che si difende affermando che 'i fatti contestati riguardano il periodo in cui non aveva la delega al Bilancio, quindi 'esecutivo-Lorenzetti', ma quella della Sanità, vale a dire nuova Giunta Marini". "In questo quadro - prosegue il consigliere del Pdl - anche la posizione del dirigente Di Loreto, in pensione da pochi mesi e con una consulenza da circa 100 mila euro, rappresenta una cerniera inequivocabile tra il vecchio e il nuovo, in tandem con il direttore dell'Asl 3 Rosignoli. La Lorenzetti e, a seguire, la Rosignoli, scelgono un terreno di scontro apparentemente sicuro, quello dei risultati ottenuti dalla Sanità umbra, dei conti in ordine e dell'efficienza del comparto, a loro dire una prova inconfutabile di una buona amministrazione, che l'inchiesta non può cancellare. Ma i conti in ordine, richiamati prima da Rosi e Bottini, e ora da Lorenzetti e Rosignoli, possono fare da 'foglia di fico' ad un sistema clientelare che crea abusi e disuguaglianze, possono giustificare l'utilizzo della Pubblica amministrazione per fare gli affari propri? E la presidente Marini quanto deve la sua elezione a questo sistema dal quale, forse, si vuole distinguere?". "La guerra più o meno aperta tra lei e la Lorenzetti - conclude - non assolve nessuna delle due. 'Sanitopoli' o, per dirla con il collega De Sio, 'Umbriopoli', è un patrimonio di entrambe, e non solo.
Foligno/Spoleto
09/08/2011 17:54
Redazione