Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro), rinnovando l'invito alla Regione Umbria di dare corso all'attivazione di un indirizzo scolastico 'Alberghiero' nel Comune di Gubbio, ha presentato un'interrogazione attraverso la quale chiede alla Esecutivo di Palazzo Donini “se e in quali termini temporali provvederà a riunire, parallelamente agli organi consiliari, un tavolo o un'articolazione comunque operativa per ridiscutere per tempo le scelte inerenti la programmazione scolastica nei vari territori, e se, in particolare, quindi, la Giunta sta predisponendo un percorso, nel rispetto di ogni realtà territoriale e secondo i principi di un'equilibrata pianificazione generale dell'offerta formativa, utile all'attivazione di un indirizzo di 'Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera' in territorio eugubino”.
Nel suo atto ispettivo, Goracci evidenzia come “a distanza di mesi dalla votazione, in Consiglio regionale, del Piano dell'offerta formativa, che nel suo documento finale ha escluso l'attivazione dell'Indirizzo 'alberghiero' per Gubbio per l'anno 2014/2015, nessun passo sembra essere stato compiuto dalla Giunta regionale per ripensare, secondo gli intendimenti espressi, ad una generale rimodulazione del ventaglio degli indirizzi presenti nel territorio, finalizzata a rendere gli stessi maggiormente aderenti ai bisogni ed alle vocazioni delle diverse comunità, compensando alcune realtà di privazioni e carenze gravi o addirittura inspiegabili sul piano della programmazione scolastica. In questo quadro – spiega Goracci -, l'attivazione a Gubbio di un indirizzo 'alberghiero' o, più precisamente, di 'servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera', risulta essere non già una richiesta campanilistica di corto respiro ma, al contrario, una necessità legata alle peculiarità del territorio eugubino stesso, la cui vocazione turistica e ricettiva è indiscutibile”.
Per il consigliere regionale “la presenza di un tale indirizzo a Gubbio non penalizzerebbe in alcun modo il sistema scolastico assisano, che di questo tipo di indirizzo si fregia da lungo tempo come realtà consolidata e di pregio, anzi arricchirebbe e qualificherebbe ulteriormente l'offerta formativa del territorio riducendo i disagi legati ai quotidiani, disagevoli spostamenti, per decine di ragazzi provenienti da Gubbio e dai Comuni limitrofi, vale a dire da territori tradizionalmente marginali dal punto di vista infrastrutturale, elemento questo che già di per sé esigerebbe una
compensazione. Le linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell'offerta formativa in Umbria - rileva ancora Goracci nella sua interrogazione -, votate, senza il mio consenso, dal Consiglio regionale nello scorso mese di luglio, hanno previsto, a ulteriore penalizzazione di Gubbio e del suo territorio, l'impossibilità, di fatto, di godere di qualunque autonomia degli Istituti scolastici con conseguente dirigenza (in presenza di 400 o 600 iscritti), essendosi nel frattempo prodotto, per effetto della volontà politica prevalente in Regione, l'accorpamento tra 'Gattapone' e 'Itis Cassata', con la nascita di un polo di circa 1100 alunni, mentre il provvedimento governativo invocato a supporto di scelta, ossia il famoso Decreto che avrebbe dovuto prevedere per tutti gli Istituti un numero minimo di 900 studenti, non è mai diventato realtà”.
Gubbio/Gualdo Tadino
25/08/2014 13:14
Redazione