I progressi degli ultimi dieci anni nella terapia dei tumori sono cresciuti in misura esponenziale grazie alle nuove tecniche diagnostiche, una chirurgia sempre meno invasiva, una radioterapia sempre più mirata e all’uso di farmaci innovativi, frutto di una ricerca che ha permesso l’impiego di nuovi farmaci a bersaglio molecolare e grazie anche all’immunoterapia .Di queste innovazioni esperti della sanità regionale parleranno in un convegno in programma venerdì 17 novembre preso il CREO dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. “ In un buon numero di casi - dice il Dottor Fausto Roila, direttore della struttura complessa di Oncologia Medica del S. Maria della Misericordia - vengono prescritti farmaci secondo le indicazioni dettate dallo studio di marker genetici che ne predicono l’efficacia, in linea con i concetti di una terapia sempre più personalizzata. L’utilizzo corretto do questi nuovi farmaci oncologici, se da una parte è vincolato al rispetto di norme europee e nazionali, dall’altra assicurar un vantaggio in termini di sopravvivenza, ma anche di qualità di vita ai pazienti neoplastici. L’appropriatezza prescrittiva – aggiunge a il Dr. Roila- diventa quindi un elemento fondamentale delle scelte operate dagli oncologi , anche alla luce dei costi continuamente crescenti “. La rete oncologica regionale continuerà a focalizzare l’attività sulle innovazioni diagnostiche e terapeutiche e le indicazioni delle linee guida i per arrivare ad una condivisione con raccomandazioni ai professionisti di costanti aggiornamenti per formulare percorsi diagnostico-terapeutici (PDTA) per patologia a valenza regionale. Il convegno, al quale parteciperà anche l’assessore alla Sanita Luca Barberini, vuole soffermarsi sui temi dell’innovazione farmacologica e della sua sostenibilità nell’ambito del modello organizzativo di una rete regionale ed in particolare in quella dell’Umbria ed è rivolto ad oncologi, farmacisti ospedalieri, medici di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica ed operatori sanitari dei reparti e servizi di oncologia. “ L’obbiettivo è quello di garantire l’assistenza migliore al maggior numero di pazienti grazie alla appropriatezza delle terapie- osserva il d.g dell’Azienda Ospedaliera di Perugia- ed i risultati ottenuti vanno proprio in questa direzione, per una accresciuta cultura dei professionisti che operano nelle strutture dedicate alla diagnostica e cura dei pazienti neoplastici”.