Intervento dei Vescovi umbri sulla famiglia

I Vescovi delle Chiese dell’Umbria sono preoccupati per la profonda crisi che attraversa la famiglia. Crisi accentuata dallo sfaldarsi del tessuto sociale e dalle ferite e lacerazioni che la famiglia stessa subisce da ogni parte. I Vescovi delle otto diocesi dell’Umbria hanno seguito fin dall’inizio con grande interesse la proposta di legge di iniziativa popolare a favore della famiglia, lanciata dal Forum delle associazioni familiari. Anche grazie al coinvolgimento della comunità ecclesiale è stato possibile raccogliere un numero considerevole di firme (circa 10.000) degli umbri interessati a indicare un cambiamento di rotta che vada nella direzione di una promozione più forte e marcata della famiglia, da vari punti di vista e attraverso meccanismi diversi. La proposta di legge di iniziativa popolare denominata Disposizioni per la promozione e la tutela della famiglia, composta da 17 articoli, richiama concetti e princìpi che dovrebbero essere centrali quando si parla di famiglia: promozione e tutela della stessa fondata sul matrimonio, secondo il dettato dell’articolo 29 della Costituzione della Repubblica italiana, della maternità e della vita; sostegno sociale, economico, fiscale, lavorativo ed educativo, puntando sulla sussidiarietà e non sull’assistenzialismo; strumenti tecnici di vario genere come la “Carta Famiglia”, i “Buoni scuola”, un Fondo regionale per la famiglia, l’istituzione dell’Assessorato regionale per le politiche familiari, la Consulta regionale per la famiglia. I Vescovi delle Chiese dell’Umbria, consci che le famiglie oggi, tra le varie funzioni che sono chiamate a svolgere, rappresentano una autentica risorsa e fattore di crescita non solo per i propri componenti, ma per l’intera comunità, auspicano che, a distanza di oltre un anno dalla presentazione della legge di iniziativa popolare, la commissione competente concluda presto i lavori e definisca il testo da fare approvare in Consiglio regionale entro la fine della legislatura.