Intitolata a Fezzuoglio la nuova caserma di Perugia

E' stata inaugurata oggi a Ponte San Giovanni la nuova caserma dei carabinieri intitolata a Donato Fezzuoglio, l'appuntato ucciso a Umbertide nel 2006 dopo essere intervenuto per una rapina della quale proprio oggi i militari hanno identificato i presunti autori. Alla cerimonia erano presenti molti bambini che hanno sventolato bandierine dell'Italia, un picchetto d'onore e la fanfara della Scuola marescialli e brigadieri di Firenze. Ha partecipato la vedova del carabiniere, Emanuela Becchetti, e il fratello Mario, militare in servizio alla stazione carabinieri di Perugia. ''Provo felicità in questo giorno - ha detto Mario Fezzuoglio - ma anche dolore perchè quando penso a Donato mi vengono in mente tante cose. Di certo anche mio fratello avrebbe dato anima e corpo nelle indagini se fosse accaduta a un collega la stessa cosa per la quale lui ha perso la vita''. Tra gli applausi della gente è stato suonato l'inno d'Italia e scoperta la lapide dedicata alla memoria dell'appuntato, medaglia d'oro al valor militare alla memoria. L'arcivescovo di Perugia ha benedetto il tricolore - ''segno dell'unità nazionale'' ha detto - e la caserma diretta dal luogotenente Luciano Martinelli, quattro piani da 300 metri quadrati l'uno in cui lavorano undici carabinieri. Emanuela Becchetti e' arrivata accompagnata dal figlio, il piccolo Michele di 5 anni. ''E' una bravissima ragazza che cresce il suo bambino con tanto amore'' ha detto Alma Petri, vedova del sovrintendente della polizia Emanuele ucciso nel marzo 2003 dalle Br. ''In lei - ha aggiunto - ho trovato un'amica e una sorella minore, prova le stesse emozioni che ormai vivo da sette anni''. Alla cerimonia era presente anche il comandante interregionale ''Podgora'' dei carabinieri, generale Stefano Orlando, e il comandante della Legione carabinieri dell'Umbria generale Claudio Curcio. Presente inoltre Rosella Angelucci, la madre del maresciallo Andrea Angelucci ucciso a Foligno dopo essere stato investito da un'auto lo scorso ottobre. ''Nessuno deve dimenticare i sacrifici dei nostri figli - ha affermato - ed è giusto che le nuove generazioni sappiano. Intitolare la caserma a Donato è stata una bella iniziativa, speriamo facciano la stessa cosa per il nostro Andrea''.