ITALIA: Ravaglia (Cesena); Vitofrancesco (Cremonese, cap), Di Fatta (Pistoiese) e dal 46’ Acerbi (Pavia), Ciasca (Lumezzane) e dal 55’ Agostinone (Foggia); Tonucci (Cesena); Bertolucci (Sangiovannese) e dal 60’ Cardin (Portogruaro Summaga), Valtulina (Pro Sesto), Mandorlini (Foligno); Scappini (Ternana) e dal 65’ Giglio (Manfredonia), Nicco (Ivrea) e dal 46’ Gherardi (Cremonese), Negro (Celano)
A disposizione: Del Giudice (Aversa Normanna), Titone (Sambenedettese)
DT Veneri, ALL. Ripari
UNGHERIA: Gulácsi (Liverpool); Szabo (MTK), Gál (MTK Budapest) e dall’88’ Lukacs, Présinger (MTK Budapest), Busai (MTK Budapest) e dal 78’ Gromber (Papa), Kottán (Pápa) e dal 55’ Stieber (Aston Villa), Lengyel (MTK), Koman (Avellino) Szekeres (MTK), Debreczeni (Honvéd), Simon (Haladás) e dal 46’ Balasz (ZTE)
A disposizione: Somodi (Diósgyor), Lencse (MTK), Nagy (Ketkemet)
DT Van Buren (Olanda)
ARBITRO: Batinic (Croazia)
MARCATORI: 25’ primo tempo Simon, 20’ del secondo Koman su rigore, al 78’ Negro
NOTE – Ammoniti al 45’ Simon e nel secondo tempo al 2’ Negro, al 26’ Gal
KECSKEMET (Ungheria) – Parte male la nuova Mirop per gli azzurri battuti di misura da un’Ungheria nella quale l’uomo migliore è stato Koman dell’Avellino che ha guidato la squadra magiara firmando un calcio di rigore e litigando spesso con i nostri.
L’Italia aveva cominciato bene con un tiro di Nigro che veniva respinto sulla linea della porta, ci vorrebbe la moviola per stabilire se la palla era entrata o meno. Poi era stato Ravaglia a mettersi in luce con una bella parata su tiro di Koman, il mediano ceduto in prestito dalla Sampdoria all’Avellino. Dopo un intervento su Negro che avrebbe essere punito con il rigore ed una bella parata di Gulacsi ancora su tiro di Negro, a metà tempo il nostro portiere Ravaglia deviava un gran tiro, ma sul calcio d’angolo successivo Simon era svelto a precedere i nostri difensori insaccando da pochi metri. Dopo un possibile rigore non concesso subito dopo a Negro, atterrato su cross di Vitofrancesco, nel finale di tempo avremmo potuto anche pareggiare con tentativi andati di poco a vuoto di Negro e Scappini.
Nella ripresa un intervento scomposto di Ravaglia sui piedi di Balasz procurava un giusto rigore che il citato Koman, salito molto di rendimento, trasformava. Poi dopo un palo clamoroso dell’Ungheria, l’Italia riduceva le distanze con un bel gol del celanese Negro e nel finale sfiorava due volte il pareggio con due bei colpi di testa di Tonucci.
02/10/2008 09:48
Redazione