Ivano Rampi si dimette dalla vice-presidenza del consiglio comunale: opposizioni sul piede di guerra

“Crisi” istituzionale in comune: il vice-presidente del consiglio comunale di Citta’ di Castello, Ivano Rampi, si dimette dall’incarico per protesta nei confronti della maggioranza e del mancato rispetto del ruolo delle opposizioni. Se le dimissioni saranno irrevocabili e se, soprattutto, le minoranze non accetteranno di sostituire il capogruppo di Forza Italia con un altro esponente, si potrebbe aprire una inedita “crisi istituzionale” che potrebbe anche paralizzare i lavori del consiglio comunale. Lo statuto del comune di Citta' di Castello, all'articolo 26 parla chiaro: "nell’Ufficio di Presidenza deve essere garantita la presenza della minoranza". Dunque, se il centro-destra e la coalizione democratica decideranno di non ricoprire quello “scranno”, gli scenari di impasse istituzionali, non giuridici, ma essenzialmente politici, saranno davvero a dir poco cupi. La legge, infatti, prevede che in assenza del vice-presidente del consiglio, quel ruolo puo' essere ricoperto dal consigliere piu' anziano, colui che ha ottenuto il maggior numero di voti. “Non c’e’ rispetto per questo ruolo – ha tuonato il vice-presidente Rampi – in queste condizioni, in assenza di pari dignita’ e di rispetto delle minoranze, la mia presenza non ha piu’ senso. Rimetto a disposizione del consiglio il mio mandato per aprire un ampio dibattito sulle garanzie istituzionali”. “Il presidente del consiglio comunale non e’ piu’ garante delle istituzioni – ha replicato Canzio Novelli – non si puo’ chiedere l’intervento del sindaco quando i lavori dell’assise sono gia’ ampiamente in ritardo sul ruolino di marcia”. “L’arroganza e la mancanza di rispetto di questa maggioranza verso le opposizioni si commentano da sole”. “ A questo punto la conferenza dei capi-gruppo convocata dal presidente del consiglio comunale, Luca Secondi, si preannuncia alquanto "bollente".