JP Industries, il ministro Poletti promette attenzione per il futuro dei 700 lavoratori

Hanno approfittato della presenza a Fabriano del ministro del Lavoro Giuliano Poletti - che ha partecipato all'iniziativa sugli 83mln di investimenti straordinari in Italia di Indesit Co. - i vertici metalmeccanici dei sindacati umbri e marchigiani per portare all'attenzione del titolare di quel dicastero la situazione della JP Industries. Quella che - è stato sottolineato nel corso dell'incontro da Simone Pampanelli (Fiom Cgil), Adolfo Pierotti (Fim-Uilm) e Daniele Brizzi (Uilm-Uil) e dai loro colleghi marchigiani - "solo sulla carta attualmente dà lavoro a 700 lavoratori della ex Antonio Merloni". Perché l'azienda dell'imprenditore Porcarelli attualmente non riesce a produrre, per effetto - hanno sottolineato i sindacati - delle due sentenze negative del tribunale di Ancona (poche le speranze riposte nel terzo grado di giudizio). E l'azienda non può disporre delle linee di credito necessarie per mettere in atto il piano industriale annunciato. Prima di tutto, sul tavolo i sindacati hanno messo la questione metodo: non sono più sufficienti gli incontri bilaterali, è necessario l'intervento di un'autorità ai massimi livelli capace di mettere insieme tutte le parti. E per superare l'impasse serve un atto del governo in grado di chiarire definitivamente la questione. Partendo dal futuro dei 700 lavoratori che - come detto - attualmente sono dipendenti Jp solo sulla carta. Sul tavolo i sindacati hanno messo anche il futuro dell'Accordo di Programma sull'area di crisi della Ex Antonio Merloni che fino ad ora - è stato sottolineato - non è stato efficace. Il ministro Poletti ha ascoltato con attenzione e ha promesso che l'interlocuzione non si limiterà all'appuntamento odierno assicurando nel frattempo attenzione affinché si passi dalle parole ai fatti.