Per gli sport che meno di altri sono sotto i riflettori della notorietà è sempre più difficile portare a compimento i propri obiettivi. Il più delle volte si riesce ad andare avanti solo con la passione e la costituzione di un gruppo di atleti forte e affiatato. È questo proprio il caso del ju jitsu, arte marziale innanzi tutto, ma anche pratica sportiva dagli elevati benefici psico-fisici. In Italia, a questa sana ed affascinante disciplina sportiva per la verità i risultati, positivi sotto tutti i punti di vista e a livello internazionale, nel corso degli anni non sono mai mancati e soprattutto grazie agli atleti umbri. Ed oggi a maggior ragione, viste le brillanti affermazioni dei giovani della Nazionale Italiana Juniores di Ju Jitsu, nelle formazioni di categoria Under 21 e Under 18, ai recenti campionati mondiali di Hanau in Germania (6/7 ottobre 2007). Il presidente del Coni Umbria, Valentino Conti, e il vicepresidente del Coni Provinciale di Perugia, Paolo Taddei, per l’occasione hanno ricevuto, presso la sede del Coni in via Martiri dei Lager, una delegazione dell’Associazione Italiana Ju Jitsu e Discipline Affini, associazione che è la titolare della Nazionale Italiana junior e senior guidata dal direttore generale Massimo Bistocchi, perugino. Presente anche Cristiano Casagrande, membro del Consiglio Direttivo Nazionale dell’A.i.j.j. La squadra azzurra che ha partecipato ai mondiali di Germania era composta da 17 atleti di cui ben cinque erano umbri, i quali al gran completo sono intervenuti anche loro all’incontro con i vertici del Coni regionale. Il presidente del Coni Umbria Conti, non nascondendo un velo di emozione e rivolgendosi ai giovani sportivi presenti ha affermato: “Oggi per me è un grande giorno perché da quando sono stato eletto presidente, circa due anni fa, è la prima volta che ricevo una squadra di giovani atleti titolati come voi che mi onoro di premiare. Per la promozione sportiva non c’è miglior cosa che la vostra passione. Sono atleti come voi a dare la più forte spinta al mondo sportivo, a fornire quell’incisività necessaria per far crescere la disciplina del ju jitsu, ma di certo anche il mondo sportivo in generale”. Questi ragazzi, che si sono ritrovati insieme, alcuni per la prima volta, a condividere una situazione di così alta importanza come un mondiale, ad Hanau hanno più che ben figurato ottenendo quattro podi con due medaglie d’argento e due medaglie di bronzo. L’argento è andato alla coppia femminile della specialità del Duo System composta da Jessica Castellani e Martina Pacioselli, mentre il bronzo è andato all’altra coppia femminile, sempre del Duo System, costituita da Sara Mazzeschi e Agnese Brizzi. Di rilievo è stato il quinto posto ottenuto da Roberto Crispolti nella categoria Pesi Massimi under 18 per il combattimento Fighting System. Non è un caso che tutti questi cinque atleti perugini appartengano alla società “La dolce arte” di San Martino in Campo. Il club infatti, fondato e guidato dal direttore tecnico maestro Alberto Alunni e presieduto da Claudio Capretta, è quello dal quale proviene il gruppo più numeroso di allievi e quello che in Italia dà più atleti alla Nazionale Juniores di Ju Jitsu. Di fatto, nella classifica delle migliori società italiane che l’Associazione Italiana Ju Jitsu stila ogni anno, il club perugino risulta sempre ai vertici. Grande merito dei risultati ottenuti in Germania va anche allo staff tecnico che ha accompagnato gli atleti, fra cui Valeriano Casagrande, allenatore della Nazionale Juniores per la specialità Duo System e anche lui maestro del club “La dolce arte”. “Questo è stato un anno importante – ha spiegato il direttore generale della Nazionale Massimo Bistocchi – grazie alle tre medaglie ottenute agli europei e le quattro ai recenti mondiali. Ma al di là dei titoli ottenuti dai singoli quello che tutti gli atleti sono riusciti a creare è un gruppo compatto, forte e determinato. Specialmente Perugia, e l’Umbria in generale, stanno diventando sempre più capitali del ju jitsu sia in Italia che nel mondo. Questi giovani atleti sono il presente della disciplina e promettono di dare anche un futuro roseo alla nostra Associazione Italiana Ju Jitsu e quindi alla Nazionale”. L’Associazione Italiana Ju Jitsu e Discipline Affini è ormai da tempo un ente riconosciuto in Europa e nel mondo (membro della Federazione Europea Ju Jitsu e della Federazione Internazionale Ju Jitsu). Seppure non sia ancora una federazione nazionale riconosciuta dal Coni, è però riconosciuta dal CIO. “La mia politica – ha dichiarato a questo riguardo il presidente del Coni Umbria Conti – è quella di dare ampia visibilità a tutti quegli sport impropriamente definiti “minori”, ma che hanno invece il solo difetto di essere molto poco sotto i riflettori. Nel caso del ju jitsu c’è da fare un ulteriore passo in più, per farlo diventare disciplina olimpica. Mi muoverò al più presto per sollecitare chi di dovere per far sì che, oltre allo scudetto dell’Italia, questi ragazzi possano portare con loro anche i cinque anelli del Coni”. Il ju jitsu, insomma, è uno sport che merita questo importante riconoscimento. L'Associazione Italiana Ju Jitsu ha come scopo la diffusione tecnico-agonistica del Ju Jitsu in Italia ed è una presenza attiva ed organizzata nello scenario delle arti marziali. Copre tutto il territorio nazionale ed è strutturata secondo le logiche della partecipazione allargata a tutte le società iscritte. Oggi conta più di 6000 tesserati (in Umbria sono 220) e moltissimi soci sostenitori e simpatizzanti.
24/10/2007 17:16
Redazione