"Piena e immediata" disponibilità dell'Università degli Studi di Perugia ad accogliere le giovani e i giovani afghani, con risorse a disposizione per alloggi, borse di studio dedicate e servizi informativi, orientativi e di sostegno: sono i capisaldi dell'azione voluta dal rettore Maurizio Oliviero e supportata dall'assessore regionale Paola Agabiti. "È con crescente preoccupazione - ha sottolineato il rettore - che stiamo assistendo alla rapida disgregazione dello Stato di diritto in Afghanistan, con particolare riferimento alla condizione delle donne. L'Università degli Studi di Perugia ha perciò immediatamente comunicato alla ministra Cristina Messa la piena disponibilità e volontà ad operarsi attivamente per aiutare e supportare, di concerto con il Ministero, la comunità afghana. Innumerevoli e drammatici sono gli appelli lanciati ogni giorno alla comunità internazionale, non ultimo quello recentemente inviato dagli Stati generali delle donne e da Alleanza delle donne, affinché venga offerta alle giovani afghane accoglienza in Italia e la possibilità di concludere i propri percorsi di formazione e di istruzione presso le nostre scuole, Università e centri di formazione. È l'appello di un intero popolo al quale nessuno di noi può, in buona coscienza, sottrarsi. Per questo, in collaborazione con la Regione Umbria nella persona dell'Assessore Paola Agabiti, che ringrazio per l'immediata e piena disponibilità, intendiamo fare tutto quanto in nostro potere per accogliere, nel migliore dei modi, le giovani e i giovani afghani che vogliano proseguire da noi il proprio percorso formativo". “Come Regione Umbria– ha quindi detto Agabiti – abbiamo immediatamente condiviso con l’Università la necessità di attivarci in modo concreto per accogliere in Umbria studentesse e studenti provenienti dall’Afghanistan. Intendiamo mettere in campo tutte le misure necessarie affinché questi giovani, che fuggono da una situazione drammatica, possano trovare qui da noi le migliori condizioni per continuare il proprio percorso di studio e formazione". "L’Umbria - ha sottolineato ancora Agabiti - è sempre stata terra di grande generosità ed accoglienza e intende continuare ad esserlo anche in questa tragica circostanza impegnandosi fino in fondo affinché alle nuove generazioni afghane venga garantito il diritto allo studio ed alla loro crescita culturale e personale. Ciò riguarda in particolar modo le studentesse che ora rischiano concretamente di veder cancellati i passi finora fatti verso l’emancipazione. È il momento – ha concluso Agabiti – in cui occorre dare risposte rapide ed efficaci”. " Il diritto allo studio, cardine della nostra idea di Università - ha ribadito il rettore -, rappresenta un valore universale e fondamentale garanzia della possibilità di un futuro realmente migliore, più giusto e sostenibile”.