E' stato un saluto corale e ideale da parte dei familiari e della comunità eugubina, del mondo imprenditoriale e di quello istituzionale, ma anche dei tanti amici, a Franco Colaiacovo, fondatore con i fratelli Pasquale, Giovanni e Carlo di Colacem e delle società appartenenti al gruppo Financo. Le esequie si sono svolte alla chiesa di San Domenico di Gubbio, con una celebrazione, limitata negli accessi secondo le direttive antiassembramento, officiata dal Vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini.
Un ultimo omaggio che ha voluto sottolineare la figura di Colaiacovo non solo come personaggio di spicco del mondo economico e imprenditoriale, da oltre 50 anni anima e colonna della principale realtà industriale locale, ma anche come stimato protagonista di molteplici iniziative sociali, culturali e aggregative della città.
Tratti emersi in modo vivido dai commossi ricordi che hanno concluso la cerimonia, portati dal reaponsabile area legale estero, Pier Francesco Verdese, che ha letto una lettera di Pasquale Colaiacovo, dal dirigente Pier Federico Baldinucci, dal gruppo di nipoti, guidati da Filippo Colaiacovo, dall'amico Sauro Ghirelli e in modo insolito ma emblematico dello spirito di Franco, dalla canzone intonata nel finale dalla nipote, Benedetta.
Un imprenditore che insieme ai tre fratelli, Pasquale, Giovanni e Carlo ha costruito un impero lasciando un'impronta forte in un'epoca di grande espansione dell'economia, e restando un riferimento anche per i più giovani in questi ultimi tempi decisamente difficili. Ma nel corso della diretta, curata da TRG anche per consentire ai tanti che avrebbero voluto parteciparvi di essere presenti, non sono mancati soprattutto i riferimenti ad un'indole sempre improntata al dialogo e alla generosità, al sorriso e alla gentilezza, così come ai forti legami con la tradizione, alla passione sportiva, al saper fare e al tempo al saper condividere momenti di socialità che facevano parte del suo essere eugubino.
E poi immagini dagli stabilimenti del gruppo Colacem da Tunisi e Santo Domingo, dove è stato osservato un minuto di silenzio alle 15, orario di inizio dei funerali, oltre in tutti gli stabilimenti di Colacem sparsi in Italia e all'estero. Un'eco che si è propagata come un gigantesco grazie. Cui si unisce tutta la struttura di Umbria Televisioni, nuova società editrice di Umbria tv e TRG, che nel rinnovare i sensi del più vivo cordoglio ai familiari, in particolare la moglie Orietta e i figli Giuseppe, Daniela e Laura, vuole ricordarlo con la simpatia e la disponibilità con cui accompagnava il lavoro quotidiano o un semplice incontro estemporaneo. Condito da quella sua frase "Radio Gubbio, senza dubbio" retaggio dei primi jingle anni 70 a cui era rimasto affezionato.
Sempre con la disponibilità, il sorriso e la generosità che ne hanno contraddistinto l'indole, l'estro e la voglia di innovare.
Gubbio/Gualdo Tadino
17/11/2020 18:36
Redazione