Nel Decreto semplificazione approvato dal Governo sono elencate 130 opere strategiche per il rilancio dell’Italia. Tra queste anche la E78, la Due mari Fano Grosseto, una incompiuta storica i cui lavori furono iniziati più di mezzo secolo fa e al cui completamento mancano i 15 km che attraversano l’Umbria dalla Galleria della Guinza alle Ville di Monterchi. Una infrastruttura fondamentale per il territorio dall’Alto Tevere e della Valtiberina Toscana sia per la mobilità sociale che per quella economica di territori molto vivaci economicamente, per il collegamento di Umbria, Marche, Toscana e per quello con la E45 e l’autostrada del Sole. Presto sarà nominato un commissario dal Governo che avrà il compito di avviare i cantieri e di controllare che non siano rallentati o bloccati da pastoie burocratiche o da furbate poliche-campanilistiche finalizzate a favorire altri territori come successo in passato. I commissari avranno poteri più forti di quelli concessi nella legge “sblocca cantieri”. I cantieri si apriranno nel 2021. Finalmente in fondo al tunnel della Guinza si intravede una luce per una delle tante incompiute italiane, un’opera concepita negli anni Sessanta e portata avanti lentamente per le divisioni trasversali e le consumate furbizie dei troppi “tergiversatori” locali o regionali o nazionali che hanno fatto di tutto per rinviare o impedire la realizzazione dell’opera. In effetti sono stati molti i “doppiogiochisti” che, negli anni, hanno messo i bastoni fra le ruote per il completamento della E78, Due Mari. Mentre le Marche hanno completato il tracciato di loro competenza fino alla Galleria della Guinza e la Toscana sta completando i lavori nel tracciato che attraversa il proprio territorio regionale i ritardi più grotteschi si registrano in Umbria dove niente ma proprio niente è stato fatto dalla progettazione dell’opera negli anni Sessanta fino ad oggi. Solo il Comitato per lo sviluppo e la salvaguardia dell’Alto Tevere Umbro e della Valtiberina Toscana si è battuto costantemente, coerentemente e propositivamente per il completamento dell’opera contro la marea di chiacchiere e proposte assurde avanzate dai “ritardatori” professionisti tra cui, purtroppo, si registrano anche amministratori locali del territorio interessato o politici nazionali. Proposte assurde come quelle avanzate dai “ritardatori” tipo i 15 km dalla Galleria della Guinza alle Ville a corsia unica con ben dieci attraversamenti a raso rimarranno nella storia del ridicolo, dell’arroganza, dell’ambiguità e della incapacità di certi soggetti. Mentre la tenacia, la capacità propositiva e l’attaccamento al territorio e ai suoi interessi collettivi di chi si è battuto per anni per raggiungere il completamento di un obbiettivo strategico come la E78 saranno ricordate come esempio di buon governo del territorio e di difesa del bene comune.