Non c'è la certezza, perchè non sono stati colti sul fatto, ma c'è più di una velata ipotesi che siano stati cacciatori di cinghiale ad apporre in un bosco del territorio di Scheggia un fusto di plastica adattato a spargi mangime per alimentare la fauna selvatica.
La scoperta l'hanno fatta i Carabinieri Forestali del luogo che hanno rinvenuto, appeso ad una pianta, un bidone forato nella parte sottostante, a cui era stato applicato un timer per spargere, in momenti programmati, il grano che era contenuto al suo interno. Una pratica usata per attirare sul luogo i cinghiali che già in grande quantità popolano l'area pedemontana appenninica, provocando non pochi problemi sia alle colture che alla sicurezza. Sempre più frequenti, infatti, i casi di attraversamento stradale con incidenti anche gravi.
L'oggetto è stato sequestrato e tolto, mentre sono in corso le indagini dei Forestali per risalire agli autori del gesto che è un reato penale.