Non riesce l'impresa di fronte al pubblico delle grandi occasioni alla Sir Safety Conad Perugia. Passa 3-1 la Lube Civitanova a cui non basta il successo maturato in Coppa Italia per saziare le pance dei giocatori marchigiani che ora mirano decisi alla volata finale che assegnerà lo scudetto tricolore. I block-devils sono apparsi aggressivi solo inizialmente contro la capolista del campionato, non hanno moltiplicato gli sforzi per quanto avrebbero divuto contro un’avversaria d’alto livello e sono finiti nuovamente in ginocchio. Da brividi la coreografia dei tifosi bianconeri, che hanno accolto i suoi beniamini con una nuova coreografia fatta di tanti lumini e con due striscioni, uno dedicato al presidente con la scritta “Gino, orgoglio perugino” ed un altro dedicato al proprio allenatore che recitava “La Sir è una fede, Bernardi il suo profeta”. Al fischio d’inizio le formazioni sono quelle annunciate, il primo a rompere gli indugi è Russell che si mette in evidenza in tutti i fondamentali, perfino in una difesa strappa-applausi. De Cecco spinge il gioco al centro e viene ripagato dalla puntualità di Birarelli e Podrascanin. Basta un attimo però e gli ospiti con Juantorena piazzano il break che vale il 20-20. Nel momento topico i cucinieri sorpassano e dispongono di alcune palle-set, i muri di De Cecco permettono il rovesciamento ma con la palla in mano per chiudere Atanasijevic spedisce in rete sul 30-30. Dopo un’infinità di emozioni è l’ace di Kovar a trovare impreparato Bari, regalando l’uno a zero agli ospiti. Si riprende a giocare con i marchigiani che grazie al palleggiatore Christenson prendono ancor più coraggio e partono a razzo. Della Lunga sostituisce uno spento Zaytsev ma il punteggio peggiora ulteriormente perché i padroni di casa non riescono ad incidere in attacco mentre dalla parte opposta della rete nessuna occasione è sprecata.Torna in campo Zaytsev e si prova la carta Berger al posto di Russell ma la situazione è ormai irrecuperabile sul punteggio di 7-20. Si va sul due a zero con un punteggio a dir poco imbarazzante. Nel terzo periodo Buti prende il posto di Podrascanin e Berger quello di Zaytsev, per un assetto mai visto sino ad oggi. La partenza è migliore per gli umbri mentre affiora nervosismo dall’altra parte della rete e l’arbitro Bartolini tira fuori anche un cartellino rosso per la irrequieta panchina ospite. Tuttavia i civitanovesi si riorganizzano in fretta e tornano a far sentire il fiato sul collo. La manovra della Lube però non è più quella del set precedente ed incappa in numerosi falli, Russell sale in cattedra e spinge sul 23-17. C’è da attendere poco perché Berger metta giù la palla che riduce le distanze e riapra ufficilmente la partita. Il quarto periodo è inizialmente marchiato a fuoco dal servizio di Sokolov che raccoglie anche un ace e manda sul 4-7. I perugini si disuniscono e perdono contatto subendo ripetutamente in ricezione. Poco altro da raccontare, vince Civitanova mentre Perugia esce sconfitto e bisfrattato dal secondo posto che torna appannaggio di Trento che ora è sopra di tre lunghezze, mercoledì si torna subito in campo, in programma c'è la trasferta di Molfetta. Serventi analizza così la partita: “Civitanova ha giocato davvero molto bene anche se noi abbiamo qualcosa da recriminare, come nel primo set quand abbiamo avuto la pallaper portarci in vantaggio e non lo abbiamo fatto. La strada per noi +è anora lunga, dobbiamo migliorare soprattutto a livello mentale: per restre in alto ed essere competitivi sino alla fine dobbiamo assolutamente evitare crolli come acccaduto nel secondo parziale. Detto questo, non bisogna fare drammi: sappiamo dove andare ad intervenire, in questi casi ci si rifugia nel lavoro settimanale che è l'unica medicina che un allenatore ed una squadra può conoscere”.