Legge sulle Comunità Montane. Lignani (AN): "obbrobrio giuridico"

Legge sulle Comunità montane: una pseudo riforma che mette a rischio il sistema Alto Tevere. Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale punta l’indice contro la nuova Legge per le Comunità montane, in approvazione nei prossimi giorni in Consiglio regionale: “è un obbrobrio giuridico che annulla i limitati aspetti positivi della “normativa madre”, in particolare per il territorio dell’Alto Tevere”. Lignani sottolinea in primo luogo la disomogeneità con gli A.T.I., che può creare incongruenze e diseconomie (quattro gli A.T.I., cinque le future Comunità Montane), ma soprattutto il fatto che saranno i piccoli Comuni a decidere l’ingresso o meno nelle Comunità Montane delle Città sopra i 40.000 abitanti. “Il testo originario della Legge – spiega Lignani - prevedeva l’esclusione dei Comuni con popolazione sopra i 25.000 abitanti. Con un emendamento ad hoc la Giunta ha disposto che la decisione ultima spetta agli Statuti delle neo costituende Comunità Montane: in pratica il nuovo soggetto dell’Alta Umbria – prosegue - si costituisce senza i due centri demograficamente più rilevanti, Città di Castello e Gubbio e rimanda la decisione ultima agli altri Comuni. Un disegno che assume le caratteristiche di un grave errore da parte della Giunta regionale, che dovrebbe rendersi conto – conclude il consigliere di AN - di come un’Umbria forte non possa prescindere da un Alto Tevere forte”.