Libera strappa un terreno alla 'ndrangheta a Pietralunga

Un primo maggio diverso dagli altri. Per celebrare la festa del lavoro in un terreno dove fino a pochi mesi fa regnavano il malaffare e la violenza, e dal quale oggi Gubbio, Pietralunga e tutta l’Umbria trasparente e onesta vogliono ripartire. Libera Gubbio festeggerà il primo maggio nell’azienda agricola Col di Pila, a 5 km da Pietralunga: 100 ettari di terreno, dei quali 80 di splendidi boschi e 20 da bonificare per uso agricolo. Un territorio confiscato alla famiglia De Stefano, afferente alla ‘ndrangheta reggina: il terreno era stato acquistato dai calabresi, specialisti nel traffico di cocaina dalla Colombia, 30 anni fa. A pochi, pochissimi chilometri dalle nostre case i De Stefano facevano affari firmati col sangue dei tanti, troppi giovani morti per overdose nei nostri territori. Ennesimo segno delle infiltrazioni del malaffare anche in Umbria, dove la mafia non solo esiste, ma investe in attività a primo impatto lecite, inquinando l’economia e confondendosi con la gente perbene. Per accrescere la consapevolezza su questi temi e festeggiare la restituzione di un terreno che da area di malaffare oggi diventa segno concreto di speranza, Libera organizza per il 1 maggio una vera e propria festa, allestita con il contributo della Pro loco locale e di tutti i presidi umbri di Libera, e davvero aperta a tutti: giovani e meno giovani, studenti, anziani, mamme, bambini. Riappropriarsi del terreno di Pietralunga significa concretamente recuperare quel desiderio di cambiamento e di lavoro che il malaffare ci aveva sottratto e che ora possiamo finalmente riprenderci. Un segno, un primo passo, un simbolo di attenzione e di voglia di rinascita. Un modo per dire che la mafia esiste anche qui, che ne siamo consapevoli, e che, insieme, vogliamo lavorare per combatterla. L’appuntamento, per gli eugubini che vorranno partecipare alla giornata di festa sui terreni di Pietralunga, è per le 11 al piazzale di fronte alla Coop.