Liomatic Umbertide: parlano i "storici" dirigenti Cavalaglio e Cardinali

Nel 2000 loro c’erano; sono i dirigenti più “anziani” attualmente presenti nell’organigramma della Pallacanestro Femminile Liomatic Umbertide che domenica scorsa ha conosciuto per la prima volta la massima serie nazionale. Nessuno più di Pietro Cardinali ed Enrico Cavalaglio può compiutamente descrivere quali emozioni e stati d’animo si provìno nel vedere la propria società partire 8 anni prima dalle macerie di quella precedente (in serie C) per irrompere poi sul gradino più alto come ha fatto la Liomatic nel passato week-end. Abbiamo chiesto loro di raccontarci queste sensazioni, probabilmente non ancora del tutto sopìte. -“Certamente è stato un fine settimana costellato da emozioni forti -comincia il vice-presidente Cardinali- con un crescendo che, a partire dalle premiazioni del venerdì, ha coinvolto e trascinato tutta la nostra società. La conclusione di domenica è stata poi la classica ciliegina sulla torta, il massimo per una società esordiente come la nostra . E’ chiaro che -continua Cardinali- al suono dell’ultima sirena contro Napoli ho rivisto davanti a me, come in un set fotografico, molti flash delle ultime stagioni ed i conseguenti momenti contradditori fatti di gioie, delusioni, critiche ed apprezzamenti vari, testimonianza comunque di come il lavoro e la convinzione in quello che si costruisce alla fine paghino sempre”. -Quanto conta essere partiti così forte per una neopromossa? -“Tanto a livello di fiducia e coscienza dei propri mezzi anche se è di tutta evidenza che non sposta minimamente i nostri obiettivi e quello per il quale dobbiamo quotidianamente lottare, cioè la permanenza ad ogni costo in questa categoria; chiaro è -continua Cardinali- che possiamo lavorare con più serenità cercando di farci sempre valere e rispettare, a partire dalla proibitiva gara di Schio del prossimo fine settimana. Volevo concludere -chiosa Cardinali- ringraziando senza retorica e di vero cuore tutti i nostri tifosi che mai ci hanno abbandonato, seguendoci in massa anche a Roma e stimolandoci così a non abbassare mai la guardia verso quelle che sono le nostre aspettative future”. Successivamente ha preso la parola il Dirigente Responsabile Cavalaglio , già al lavoro per preparare la trasferta scledense di domenica: -“Devo riconoscere che inizialmente ero un po’ frastornato e non mi rendevo bene conto di quello che avevamo “combinato” -comincia Cavalaglio- anche se custodivo una certa speranza avendo visto la passione e lo scrupolo con il quale coach Serventi ed il suo staff hanno preparato le nostre ragazze. Non ho avuto il “tempo” di rivisitare il passato e la nostra storia in questo sodalizio anche se di strada ne abbiamo fatta veramente tanta -sorride Cavalaglio- perché davanti a noi altrettanta ne abbiamo e non meno complicata; questa affermazione gratifica anche il lavoro della società nel suo complesso e rappresenta un’importante iniezione di fiducia per continuare con la giusta intensità in vista delle prossime sfide che ci attendono, senza ovviamente mai pensare di essere arrivati; per una società come la nostra sarebbe deleterio, per noi non è cambiato nulla”.