Lions club Gubbio host: il pozzo in Burkina Faso

Quarta missione in Burkina Faso quella della delegazione eugubina dell’associazione Impegno in concerto con il Lions Club Gubbio Host. Luigi Panata, Fernando Sebastiani e due giovani studentesse, Margherita Angeloni Bei e Giulia Grassini. Sono così tornati in uno dei paesi più poveri del continente africano per portare medicinali, vestiti ma anche per vivere la cerimonia dell’inaugurazione del pozzo realizzato grazie ai 9 mila euro raccolti attraverso le numerose iniziative eugubine del progetto “Acqua per la vita”. Un pozzo nei pressi del villaggio di Pissilà, che garantisce acqua potabile e che risparmia alle donne i 15 chilometri quotidiani per raggiungere corsi d’acqua sporca. In quelle zone infatti sono altissime le morti per tubercolosi, diarree, meningiti. Così il pozzo, intitolato alla città di Gubbio ed alla memoria di Lidia Paruccini e Ferdinando Pelicci, è stato accolto con tantissima gioia e gratitudine dall’intero villaggio e da quelli limitrofi. Un pozzo protetto da un meraviglioso gigantesco baobab. Un festa con danze e musiche, con colori e gioia, con la simbolica danza della pioggia e con la fratellanza tra gli eugubini e i burkinabè. Una festa alla quale hanno partecipato le più alte istituzioni locali. La quarta missione ha visto gli associati e volontari di Impegno, guidati dal presidente Panata, portare in Burkina qualcosa come 3 mila euro di medicinali salvavita, soprattutto antibiotici; oltre 2 quintali di vestiti, per adulti e bambini donati dai commercianti eugubini come oltre 1.500 occhiali da vista e da sole; infine, 10 lampade a pannelli solari. Gli eugubini inoltre hanno adottato a distanza ben 36 bambini rimasti orfani o molto poveri: gli viene così garantita la frequenza alla scuola ed un pasto al giorno. Ma i progetti non finiscono certo qui: l’intenzione dell’Associazione Impegno e del Lions eugubino, inseriti nel progetto nazionale, è quello di altri due pozzi come della costruzione di laboratori di ottica sul territorio: in Burkina Faso per una semplice cataratta si diventa ciechi. Inoltre c’è l’intenzione della costruzione ed intitolazione di una scuola al compianto Mario Alimenti, giovane figlio del giornalista Dante e della signora Giuseppina Pascolini che oggi vorrebbe ricordare anche così il nome di suo figlio.