Lista Monti: Pietro Ichino a Perugia e a Gubbio presenta i candidati umbri

“Semplificazione, sperimentazione della flessibilità in funzione dell’assorbimento delle collaborazioni autonome irregolari, un piano straordinario per l’occupazione giovanile e un’azione mirata e specifica per il lavoro delle donne”. Queste le anticipazioni date dal professor Pietro Ichino, a Perugia e a Gubbio per iniziativa della lista Scelta Civica – con Monti per l’Italia, del documento su economia e lavoro che domani verrà presentato dal Presidente del Consiglio Mario Monti. Il giuslavorista milanese, tra i principali fautori delle politiche economiche e lavorative proposte nell’Agenda Monti e candidato al Senato in Lombardia e Toscana, ha tenuto nel capoluogo umbro un incontro dal titolo “Cosa ci impedisce di lavorare”: disoccupazione record, incapacità di attrarre gli investimenti esteri, una spesa che per tre decenni ha superato di 90 miliardi la produzione il quadro dal quale Ichino è partito. Le proposte, declinate in chiave nazionale e con un occhio attento alla situazione umbra, sono state enunciate dal professore anche a Gubbio, in un tavolo su economia e lavoro alla presenza dei candidati umbri di Scelta Civica alla Camera, del candidato al Senato Linda Lanzillotta e di rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati umbri. Coldiretti, Cgil, Federalberghi, Confcommercio, Cisl, Confagricoltura e gli altri interlocutori intervenuti si sono confrontati con Ichino sui possibili sviluppi locali delle indicazioni dell’Agenda Monti. “Le proposte sull’occupazione che Pietro Ichino ha in mente – hanno dichiarato Adriana Galgano e Daniele Morini, primi due candidati per la Circoscrizione Umbria alla Camera nella lista Scelta Civica per Monti - sono il fiore all’occhiello del programma di Scelta Civica. Le direttrici delle riforme che ha in mente Ichino ben si confanno ad una Regione come l’Umbria, il cui tessuto imprenditoriale è composto da piccole e medie imprese, realtà che potrebbero certamente trarre vantaggi da un maggiore decentramento della contrattazione collettiva, da incentivi per l’incremento della competitività.