Chi è tornato a casa ustionato dal sole cocente, chi sfinito da una camminata a cui non era pronto, chi senza voce per il tanto cantare: alla fine però la stragrande maggioranza di quelle 9 mila persone che domenica 21 luglio sono salite al Monte Cucco per assistere al concerto di Marco Mengoni a Pian di Spilli, erano felici. Almeno stando alla miriade di post pubblicati sui social che raccontavano la straordinaria giornata. Non erano poche le incognite del sabato di vigilia per un evento che apriva la terza stagione di "Suoni Controvento",, il festival promosso dall'Associazione umbra della canzone e musica d'autore nell'area del Parco del Monte Cucco, puntando su una tappa del tour di Marco Mengoni "Fuori Atlantico" ed offrendo un concerto gratuito ai milioni di fans grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
L'incognita principale era la gestione dell'accoglienza in un luogo come Pian di Spilli , a quota circa di 1200 mt sopra il livello del mare, dove in una giornata improntata al rispetto della Natura, in collaborazione con Legambiente, si poteva accedere solo a piedi o in bici, percorrendo uno a scelta tra tre sentieri che salivano da Costacciaro e Scheggia , con dislivello importante tra i 500 e i 600 metri e oltre due ore di cammino. Sold out i parcheggi allestiti a valle già dal giovedì, in tanti hanno dovuto parcheggiare un pò dove hanno trovato, qualcuno è salito a piedi al Monte Cucco già dalla sera prima, dormendo in tenda come ha fatto un gruppo di Napoli, altri alle 5 di domenica mattina per evitare il caldo estivo. Per tutti attesa fino alle 16.20, ora del concerto, muniti di ombrellone, crema solare e parasole di fortuna. Lo spettacolo non ha mancato di emozionare. Oltre due ore di musica con il cantante viterbese che ha interpretato nell'arena naturale di Pian di Spilli alcuni dei suoi successi più applauditi, da "Sai che" a "L'essenziale ", "Hola" , "Jealosus guy", "La ragione del mondo", "Esseri umani" , concludendo quando ormai si sfioravano le 19, con un bis da applausi scroscianti. Selfie con la panoramica di Pian di Spilli alle spalle e il saluto a un pubblico da grandi occasioni . Da lì il lento ritorno a valle dei fans, per i sentieri che li avevano condotti in quota, ma che in discesa erano decisamente più confortevoli, con alle spalle l'immagine più bella della giornata: Pian di Spilli lasciato pulito e intatto, niente plastica, niente carte, niente abusi.
(ndr. foto "Suoni controvento " e Paolo Pieretti )
Gubbio/Gualdo Tadino
22/07/2019 09:07
Redazione