“Ancora una volta da Perugia parte la nostra marcia in nome di Aldo Capitini e di quel gruppo di intellettuali che vollero unire Perugia ad Assisi in nome di un impegno a difesa della e nella partecipazione popolare e anche oggi in un mondo dove sempre di più i rischi di guerra minacciano popoli e cittadini, pensiamo al nostro vicino Medio Oriente e della Siria e agli attacchi terroristici nel cuore non solo dell'Europa ma del resto del mondo ci impone un impegno concreto anche delle istituzioni territoriali e locali”. È quanto affermato dalla Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del suo saluto alle migliaia di partecipanti alla Marcia della pace, che vede la presenza di migliaia di ‘marciatori’”.
La presidente Marini ha voluto ricordare come “da sempre la Regione Umbria è al fianco della Marcia, ne condivide l’impegno, ne sostiene lo sforzo. Ma anche l’attenzione che quest'anno la Marcia ha voluto riservare ad ogni forma di violenza, dedicando uno spazio alle donne vittime di femminicidio, così come al drammatico fenomeno della migrazione di migliaia di persone che fuggono da aree di conflitti e povertà”.
“Condivido quindi lo spirito di questa marcia che ci richiama tutti ad un impegno concreto e quotidiano, perché la costruzione della pace è una costruzione quotidiana che nasce dalla condivisione dei valori, che nasce dalla cultura, che nasce dall'impegno nelle scuole e nella società. Quindi benvenuti ancora una volta in Umbria, benvenuti a Perugia, benvenuti ad Assisi. Benvenuto a questo grande popolo della pace, che è fatto di associazioni di volontariato ma, soprattutto - ha concluso - di tanti cittadini che spontaneamente aderiscono”.
Perugia
10/10/2016 07:19
Redazione