Meno supplenze, presidi in rivolta

I presidi del comprensorio non ci stanno e minacciano di sospendere le lezioni. E per la prima volta lo annunciano compatti in un documento tutti i dirigenti scolastici delle scuole elementari medie e superiori di Gubbio Gualdo Sigillo e Nocera. Una protesta eclatante alla base della quale c’è la mancanza di risorse ministeriali per il conferimento delle supplenze. Ovvero le risorse del ministero ci sono, ma sono limitate , cioè a budget fisso , 450 euro per ogni maestro elementare , 140 euro per i professori , 45 per il personale amministrativo. Mai così poche e soprattutto mai cosi contingentate. Se finiscono queste e finiscono anche quelle interne , i dirigenti non potranno conferire le supplenze brevi e dovranno trovare il modo di garantire l’attività didattica. Per il Ministero nella nota del 25 novembre 2008 trasmessa ai dirigenti il come è chiaro: le istituzioni scolastiche dovranno ricorrere in maniera più contenuta al conferimento delle supplenze. Un aspetto questo che sembra decisamente cozzare contro le esigenze dei diversi istituti, piombati in una condizione di grave disagio. “L’assegnazione di un budget fisso per impegni non programmabili a priori non tiene in alcun conto né del dato storico sul ricorso alle supplenze – si legge nel documento reso noto dai dirigenti delle scuole del comprensorio - né prevede alcuna forma di monitoraggio nel caso di eventuale superamento del limite massimo dell’assegnazione base”. Ma il punto maggiormente contestato dagli istituti riguarda il problema rimasto ancora irrisolto dei cosiddetti residui attivi al 31 dicembre 2006, vale a dire dei finanziamenti elargiti dalle stesse scuole al Ministero e per i quali ancora oggi si attende il rimborso. “Sono pendenze che più passano gli anni e più aumentano –viene sottolineato dai dirigenti -inoltre non si hanno certezze sui saldi che le scuole attendono dal Ministero sulle chiusure degli esercizi finanziari a partire dal 2006. Le pendenze sui residui attivi rendono virtuali gli avanzi di amministrazione con il rischio concreto di dissesti finanziari per le scuole.