Merloni: il gruppo cinese offre 188 milioni di Euro

Che alla fine l’Antonio Merloni di Fabriano e di Colle di Nocera se la litigheranno? Dopo mesi, anni nei quali nessuna soluzione sembrava poter essere trovata per salvare gli stabilimenti che tanta occupazione garantiscono anche nell’Alt Chiascio, oggi sembra che i due colossi internazionali siano pronti a promettersi battaglia. Iraniani da una parte e gruppo in costituzione cinese dall’altra. Ieri infatti, fa sapere oggi il comitato dei lavoratori, durante il consiglio comunale di Fabriano, il primo cittadino del Comune marchigiano ha letto il testo di una lettera inviata i primi giorni di febbraio dalla Società cinese G8, con la quale viene annunciata una prima tranche di investimento di 188 milioni di euro per il triennio e, riguardo alla cauzione per l’offerta vincolante, la Società G8 si dichiara pronta ad esibirla con il sostegno delle banche cinesi e italiane; la stessa lettera la Società G8 l’ha fatta pervenire alle Regioni Umbria e Marche, alle Province, a tutti i comuni di appartenenza degli stabilimenti coinvolti e ai Commissari. Dunque una manifestazione d’interesse concreto e supportato da un primo piano industriale a dare garanzie della serietà dell’impegno. Quello che avevano chiesto tutti dopo l’incontro di lunedì al Ministero: certezze. Ma perché proprio in quella sede, chiedono i lavoratori, Regioni e sindacati confederali non hanno detto nulla della proposta formalizzata dai cinesi e della quale erano a conoscenza? Sarà una cosa da capire. Dunque, due belle notizie in due giorni. Proprio ieri infatti Le Regioni Marche e Umbria avevano incontrato, a Fabriano, Younes Zarepour, rappresentante della compagine iraniana che ha manifestato una forte determinazione a chiudere l’operazione in tempi rapidi formulando richieste precise di natura finanziaria ed organizzativa. Da parte delle Regioni è stata formulata come priorità assoluta la richiesta del massimo livello di salvaguardia dei livelli occupazionali da cui deriverà un loro corrispondente impegno”. Intanto I tre commissari straordinari dell'Antonio Merloni hanno deciso di prorogare al 10 marzo prossimo la scadenza per presentare integrazioni alle offerte non vincolanti. Chissà chi tra iraniani e cinesi otterranno la Merloni. O se, dei due litiganti, sarà un terzo a godere.