Mille firme per dire "no" al tracciato "F" della supestrada Due Mari. La mobilitazione del "comitato per la salute"

Oltre settecento firme, in poco più di una settimana, per dire “no” all’ipotesi "F" e "A" di tracciato umbro della E78. La soddisfazione del "Comitato per la salute" dei paesi di Selci e Lama che stanno raccogliendo le adesioni da parte dei cittadini che si oppongono alla realizzazione della contestata arteria viaria. In poco meno di due ore, domenica mattina al centro di Selci, oltre 50 firme sono state apposte in calce alla “petizione”. Anche a Cerbara i residenti stanno rispondendo all'appello. L'organismo, oltre alla raccolta di firme (l'obiettivo iniziale di 1000 adesioni ormai è alle porte, pertanto adesso il comitato cercherà di raggiungere quota 2000), continua nella sua attività che nei prossimi giorni prevede una lunga serie di incontri istituzionali e con i cittadini. All'iniziativa, come è noto, stanno prendendo parte una rappresentanza di residenti delle località di Vallurbana, Galliano, Grumale e Badiali. L'obiettivo è di far arrivare la protesta non solo alle istituzioni locali e regionali ma fino a Roma nella sede del Ministero per le Infrastrutture. Domani alle 12,30 una delegazione del Comitato si incontrerà col sindaco sangiustinese Fabio Buschi che ha subito dato la sua disponibilità ad analizzare oltremodo la situazione con la gente. Giovedì della prossima settimana sarà il turno della Comunità Montana, con i rappresentanti del Comitato per la salute che saranno ricevuti alle ore 15 dal presidente dell'ente Mauro Severini. “Ma le iniziative in cantiere non si fermano – precisano i rappresentanti del “comitato” - alla fine della prossima settimana e’ infatti in programma un'assemblea pubblica a Cerbara che seguirà la linea delle due precedenti a Selci dove si è dato modo ai cittadini,ignari di quanto stava accadendo nelle "stanze dei bottoni", di prendere atto degli ultimi sviluppi relativi al tracciato umbro della E78 che, secondo i ben informati, potrebbe essere individuato nell'ipotesi "F", quello tra gli abitati di Selci e Cerbara, a pochi passi dal centro dei paesi e praticamente sopra alla testa dei cittadini, con effetti negativi facilmente immaginabili.”