La parola d’ordine è una sola: “Vogliamo ripartire”. Con questo obiettivo, Fipe Umbria, la maggiore organizzazione di rappresentanza degli oltre 5 mila bar e ristoranti della regione, ha lanciato una nuova campagna di mobilitazione, con il pieno sostegno di Confcommercio, e in coerenza con l’iniziativa di Fipe nazionale che scenderà in piazza a Roma, il prossimo 13 aprile, con una manifestazione di protesta ordinata quanto decisa, per chiedere alla politica un impegno preciso: una data per la ripartenza e un piano per farlo in sicurezza. “A Roma ci saremo anche noi”, dice il presidente di Fipe Confcommercio Umbria Romano Cardinali. “Sono mesi che denunciamo una situazione gravissima e chiediamo una attenzione adeguata ai problemi che stiamo vivendo”, incalza il presidente di Fipe Umbria. “Le aspettative che avevamo sul decreto Sostegni sono state ampiamente disattese: gli aiuti si sono rivelati assolutamente insufficienti rispetto al danno che abbiamo subito, con lo stop dei fatturati, mentre tasse e spese fisse corrono. A sei mesi dalla manifestazione di Perugia, quando assieme all’Unione regionale Cuochi Umbri abbiamo messo le tovaglie a terra per manifestare la nostra esasperazione, pensiamo che ora sia il momento per alzare nuovamente la voce. La nostra sarà una protesta ordinata, perché con le istituzioni noi ci vogliamo parlare e non accettiamo che la nostra disperazione sia occasione di strumentalizzazioni di alcun tipo. E’ giunto però il momento di affrontare i problemi di questo settore con estrema decisione: lo stato di incertezza e la mancanza di prospettive fa male quanto le chiusure obbligate. Abbiamo bisogno di una prospettiva certa e credibile, di strumenti adeguati: su tutto questo dobbiamo lavorare adesso, senza ulteriori colpevoli ritardi, sia a livello nazionale che territoriale”.