“Antoniazzo Romano e Montefalco”, questo il nome della grande mostra di rilevanza nazionale che vuole essere un segnale forte per rilanciare il turismo in tutta l'Umbria. Il museo di San Francesco a Montefalco è infatti secondo in tutta la regione per numero di visite e dal 10 dicembre alle ore 16.00 sarà pronto a ospitare le prestigiose opere di Antoniazzo Romano. Anche questa volta la cultura come stimolo per ripartire: il sindaco Donatella Tesei, in sinergia con gli imprenditori e le associazioni locali, si è infatti battuta affinché si proseguisse in questo progetto di valorizzazione del territorio nonostante le difficoltà insorte in Umbria a causa dello scorso sisma. “L'intento di questa esposizione” sottolinea infatti il sindaco, “sarà quello di offrire una maggiore conoscenza del nostro patrimonio storico - artistico nella valorizzazione di uno dei tanti aspetti identitari di Montefalco e della sua storia. Credo che la concretizzazione di eventi culturali di tale rilievo e la calendarizzazione di mostre di cosi alto livello culturale siano motivo di vanto per l'intera comunità regionale.”Ed è stata proprio la Regione Umbra, oltre al Comune di Montefalco, a sostenere l'evento, in collaborazione con il Consorzio tutela vini di Montefalco, i Musei Vaticani e i Lions club di Assisi, Foligno, Spoleto, Gualdo e Nocera.“Ancora una volta”, continua Tesei, “la storia artistica romana interseca quella montefalchese”.L'opera di Romano verrà straordinariamente esposta dopo il recentissimo restauro e consentirà un confronto ravvicinato e inedito tra la pala raffigurante “San Vincenzo, Santa Caterina d'Alessandria e Sant'Antonio da Padova” (1430-1435 ca.-1508), custodita nel museo di Montefalco, e la “Madonna col Bambino e i Santi Paolo, Benedetta, Giustina e Pietro (1430/1435 ca.-1508), custodita nella Basilica di San Paolo in Vaticano.Il curatore della mostra, il professor Antonio Paolucci, conferma poi “il rapporto di grande amicizia con il Museo di San Francesco; un legame che proseguirà anche con il nuovo direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta”.